Le 10 peggiori catastrofi meteo del 2021 sono costate 170 miliardi di dollari

 Dal Web  

di Andrea Barolini

Il rapporto annuale della ong Christian Aid quantifica i costi delle dieci peggiori catastrofi del 2021, legate ad eventi meteorologici estremi.

    I danni provocati dal passaggio dell'uragano Ida negli Stati Uniti © Win McNamee/Getty Images

Le dieci catastrofi naturali più gravi dovute ad eventi meteorologici estremi sono costate, nel 2021, ben 170 miliardi di dollari

Una cifra in deciso aumento rispetto ai 150 miliardi dell’anno precedente

A spiegarlo è il rapporto annuale dell’organizzazione non governativa britannica Christian Aid, secondo il quale ad aggravare sempre più la situazione è il peso dei cambiamenti climatici.

Il rapporto sottostima il totale, poiché considera solo i beni assicurati

Si tratta, inoltre, di dati assolutamente parziali, poiché i danni prese in considerazione sono unicamente quelli patiti da beni assicurati. 

È evidente che,  se conteggiassero anche gli altri costi, le cifre reali sarebbero ben più alte. 

Inoltre, proprio a causa della metodologia, il rapporto si concentra soprattutto su eventi che hanno colpito nazioni ricche, nelle quali molte persone hanno stipulato polizze per assicurare, ad esempio, immobili o automobili.

 In questo senso, la stessa Christian Aid sottolinea che “alcuni tra i peggiori eventi meteorologici estremi del 2021 hanno colpito in realtà paesi poveri”.

Basti pensare al Sud Sudan, nel quale le inondazioni hanno colpito circa 800mila persone ma i cui costi non sono stati calcolati a causa della porzione particolarmente bassa di beni assicurati.

 Il documento spiega quindi che sono state almeno 1075 le vittime, sempre per i dieci eventi considerati. 

Mentre le persone costrette ad abbandonare le loro case e le loro terre sono state più di 1,3 milioni.

Al primo posto nella classifica delle catastrofi di Christian Aid c’è l’uragano Ida 

Nello specifico, la catastrofe più costosa secondo il rapporto è stato l’uragano Ida, che ha provocato inondazioni a New York, provocando danni per 65 miliardi di dollari.

 Al secondo posto, con 43 miliardi di dollari, le piogge torrenziali che hanno colpito Germania e Belgio nel mese di luglio. 

Segue quindi la tempesta invernale Uri che ha provocato, soprattutto in Texas, gravi danni alla rete elettrica (il totale dei costi è stato stimato in 23 miliardi di dollari).

Lo studio cita quindi le inondazioni di luglio nella provincia di Henan, in Cina (17,6 miliardi), quelle che si sono concentrate a novembre nella Columbia Britannica, in Canada (7,5 miliardi). 

E ancora l’ondata di freddo tardiva in Francia ad aprile (5,6 miliardi), che ha colpito numerosi vigneti, il ciclone Yaas in India e Bangladesh (maggio, 3 miliardi) e il tifone In-Fa in Cina (luglio, 2 miliardi).






Commenti

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