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Visualizzazione dei post da giugno, 2019

Ricerca sul carbone, così l’UE continua a sostenere la lobby fossile

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Dal Web Documenti interni della Commissione europea mostrano come un fondo comunitario per la ricerca stia oggi pagando i dipendenti della lobby del carbone Riflettori puntati sull’RFCS, lo strumento finanziario nato sostenere la ricerca sul carbone (Rinnovabili.it) – Un  fondo della Commissione europea , fino a ieri quasi sconosciuto,  investe ogni anno circa 40 milioni di euro nella ricerca sul carbone , sostenendo finanziariamente ben 150 progetti nel campo. A rivelarlo è oggi    l’ European Environmental Bureau (EBB) , la rete di oltre 143 organizzazioni di cittadini ambientalisti, ma per fare chiarezza sulla vicenda è necessario fare un breve passo indietro. A gennaio di quest’anno infatti il team di giornalisti investigativi di Greenpeace Unearthed ha portato per la prima volta sotto i riflettori mediatici, il “ Research Fund for Coal and Steel ” (RFCS): un fondo europeo creato per sostenere la ricerca sul carbone e acciaio al fine di migliorare ...

Negli ultimi 250 anni sono scomparse 571 piante, il doppio degli animali estinti

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Dal Web Quasi 600 specie di piante sono scomparse negli ultimi 250 anni: quasi il doppio degli animali estinti È quanto emerge da uno studio portato avanti da scienziati britannici e svedesi. di  Arianna Xekalos   (articolo) e  Gianna Sassu   (video) 12 giugno 2019 21:15 Negli ultimi 250 anni sono quasi 571 le specie di piante che sono completamente scomparse dalla natura, cioè circa quattro volte quello che prevedeva l'Unione Internazionale per la Protezione della Natura (IUCN): è quanto emerge da uno studio portato avanti da scienziati britannici e svedesi. Il tasso di estinzione delle piante sta andando ad una  velocità  che corrisponde a più del doppio della velocità del tasso di  estinzione di animali , degli uccelli e degli anfibi. Inoltre, è fino a 500 volte superiore al tasso naturale di estinzione che esisteva prima della rivoluzione industriale. Questa ricerca, che non si basa su stime ma su fatti reali, ha dimostrato che dal...

Anche l'Italia ha la sua "Isola di Plastica": ecco dove si trova e qual è la sua origine

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Dal Web Se ancora non siete convinti che i danni all'ecosistema del nostro pineta inizino ad essere irreparabili, dovrete ricredervi. Non soltanto il triste fenomeno delle "isole di plastica" che si stanno formando nei bacini acquiferi di tutto il mondo ne sono la prova eclatante, ma ora questa realtà è arrivata anche nella penisola italiana; o perlomeno, al largo delle nostre coste. A scoprire la nuova formazione di plastica è stato l' Institut français de la recherche pour l'exploitation del la mer . Al largo tra l'Isola d'Elba e la Corsica , l'Ifremer di Bastia in territorio francese ha rilevato la formazione di una enorme isola di plastica lunga decine di chilometri composta, neanche a farlo apposta, da tonnellate di rifiuti di ogni tipo, ma perlopiù da micro-plastiche.  La formazione di questa "isola di plastica" è cronica  secondo l'Institut francese perché soggetta alle correnti del mare, dura dalle poche settimane ai due o ...

Se il lavoro ci fa ammalare, troviamo la via d'uscita

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Dal Web Stress, superlavoro ma anche disoccupazione disperante: facce diverse di una radice comune, cioè una prospettiva di vita incentrata su ciò che, troppo spesso, non ci rende felici, non ci permette di realizzarci. Come uscirne? Cambiando prospettiva e facendosi aiutare da chi ha gli strumenti per fornire i giusti e concreti suggerimenti. Per questo il 22 e 23 giugno si tiene in Umbria il corso "Cambiare vita e lavoro. Istruzioni per l'uso". L'opportunità che può fare la differenza. Troppo  lavoro , stress da lavoro, lavoro frustrante, insoddisfazione ma anche disoccupazione: sono tutte facce diverse di una radice comune, cioè una prospettiva di vita incentrata su ciò che, troppo spesso, non ci rende felici, non ci permette di realizzarci, non ci fa essere noi stessi, non ci permette di riconoscere ed esprimere ciò che realmente siamo e come vorremmo vivere. L'Oms ha persino classificato queste problematiche come sindrome, riconoscendo un quadro di gen...