Anche l'Italia ha la sua "Isola di Plastica": ecco dove si trova e qual è la sua origine

Dal Web
Se ancora non siete convinti che i danni all'ecosistema del nostro pineta inizino ad essere irreparabili, dovrete ricredervi. Non soltanto il triste fenomeno delle "isole di plastica" che si stanno formando nei bacini acquiferi di tutto il mondo ne sono la prova eclatante, ma ora questa realtà è arrivata anche nella penisola italiana; o perlomeno, al largo delle nostre coste. A scoprire la nuova formazione di plastica è stato l'Institut français de la recherche pour l'exploitation del la mer.
Al largo tra l'Isola d'Elba e la Corsica, l'Ifremer di Bastia in territorio francese ha rilevato la formazione di una enorme isola di plastica lunga decine di chilometri composta, neanche a farlo apposta, da tonnellate di rifiuti di ogni tipo, ma perlopiù da micro-plastiche. 
La formazione di questa "isola di plastica" è cronica secondo l'Institut francese perché soggetta alle correnti del mare, dura dalle poche settimane ai due o tre mesi, per poi rifrangersi e, ciclicamente, riformarsi.
Secondo le dichiarazioni dell'istituto, ciò accade perché l'acqua del mar Mediterraneo, appena arrivata al largo dell'Elba, non riesce a passare oltre e dunque si sposta verso i lidi della Corsicaaccumulando rifiuti per decine di chilometri.
Ciò che sta accadendo è conseguenze della incuria senza coscienza di noi esseri umani e dell'uso sconsiderato della plastica come maggior materiale inquinante nel nostro ambiente.
A pagarne le conseguenze è la fauna marina, sempre più "assuefatta" all'ammontare considerevole dell'immondizia che finisce nelle acque del nostro pianeta. 
Basterebbe maggiore coscienziosità, una riduzione drastica dell'utilizzo della plastica in ogni sua forma e ricordare, quando si va in mare, di ripulire attentamente le spiagge di ogni nostro rifiuto. Basterebbe così poco per salvare la situazione, se solo lo volessimo.

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