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Visualizzazione dei post da settembre, 2015

La metro di Londra taglia del 5% la bolletta con la frenata rigenerativa

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Articolo Condiviso   Testato alla sottostazione Cloudesley Road sulla linea Victoria un nuovo tipo di tecnologia di frenata rigenerativa Ogni anno la metropolitana di Londra trasposta oltre un miliardo di passeggeri sui suoi 460 km di linee. Un record di estensione che la rende prima in Europa e seconda nel mondo ma che, d’altro canto, si fa ben sentire sulla  bolletta energetica . Secondo  Transport for London  ( TfL ) ogni gli oltre 76 milioni di chilometri percorsi dai treni annualmente insieme alle 382 stazioni dislocate in tutta l’area della Grande Londra pesano non poco sulla fattura elettrica di fine anno. Nel tentativo di rendere il sistema più ecologico ma soprattutto meno costoso, l’autorità ha deciso di mettere in campo tutte le misure di efficienza energetica e risparmio energetico a sua disposizione, compresa la   frenata rigenerativa . Per chi ancora non conoscesse questa tecnologia, si tratta particolare sistema di arresto che re...

Chi uccide i fiumi toscani?

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E' un vero e proprio allarme fiumi e in questo momento la situazione in Toscana è drammatica. Interventi disastrosi distruggono ecosistemi e mettono a rischio la sicurezza idraulica del territorio. E purtroppo la Toscana non è l'unica Regione dove tali scempi si stanno moltiplicando... di  Martino Danielli   Articolo condiviso E' un vero e proprio allarme fiumi e in questo momento la situazione in Toscana è drammatica. Interventi disastrosi distruggono ecosistemi e mettono a rischio la sicurezza idraulica del territorio. E purtroppo la Toscana non è l'unica Regiove dove tali scempi si stanno moltiplicando... Stiamo provocando con le nostre mani uno dei più gravi danni al sistema idraulico naturale. Il reticolo di torrenti, ruscelli, fiumi che si snodano a meandri nella piatta pianura padana, o che precipitano in forre e gole delle montagne e colline del centro Italia sono oggetto, da oltre cinquant’anni di un attacco feroce fatto di canalizzazioni...

Allarme Wwf: negli ultimi 50 anni perso il 40% dei ghiacciai alpini

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ArticoloCondiviso -Redazione-   Sulle  Alpi  la  superficie dei ghiacciai si è ridotta , in poco più di 50 anni, del 40%, passando dai 519 km quadrati del 1962 agli attuali 368 km.  Il dato emerge dal rapporto "Ghiaccio bollente"  del Wwf Italia. "Il problema – sottolinea l'associazione – non è così remoto come sembra: dal ghiaccio del pianeta dipendono risorse idriche, mitigazione del clima, equilibrio degli Oceani, emissioni di gas serra". Il fenomeno di riduzione dei ghiacciai interessa in particolar modo l' Artide  e l' Antartide , dove l'  aumento delle temperature è doppio  rispetto al resto del mondo. Non solo i poli sono a rischio, ma anche i ghiacciai alpini; non solo le nostre Alpi, ma anche dell'Himalaya, della Patagonia, dell'Alaska, degli Urali e del Kilimangiaro, ovvero il serbatoio d'acqua dolce durante i mesi caldi e per questo sono fondamentali per l'agricoltura, vedono una riduzione fino al 75%. Il W...

Ecco la scuola del futuro: nel bosco, senza banchi e a insegnare è la natura.

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( Articolo Condiviso ) A Ostia Antica prende il via la Scuola nel Bosco, un progetto sperimentale dedicato all'educazione primaria e basato sull'insegnamento all'aria aperta, esperienziale e impartito dalla natura. "Si impara facendo!" e lo si fa in un luogo da fiaba, immerso nel verde, circondato dalla Storia e a due passi dal mare. di  Elena Tioli   “Una volta scesa dal trenino attraversa il ponte blu, al castello prendi la prima strada a sinistra, prosegui in mezzo la campagna, superate le pecore segui le indicazioni in legno. Sarà una passeggiata!”. Quello che potrebbe essere l’inizio di una favola è in realtà il percorso per arrivare alla  Scuola nel Bosco . Me lo ha spiegato Giordana per telefono e subito la mia fantasia ha iniziato a lievitare. E le aspettative non sono state deluse: la Scuola nel Bosco è davvero un luogo magico. Immerso nel verde, ricavato in un antico casale, baciato dal sole. La Scuola nel Bosco ha tutto ciò che si potrebbe d...

Realizzato il fotovoltaico trasparente. Produrremo energia con lo smartphone

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Articolo condiviso Un concentratore solare permette di rendere il fotovoltaico trasparente. Le possibilità di impiego diventano innumerevoli. Dalle finestre fino agli smartphone. È da anni che la ricerca sta cercando nuove tecnologie per produrre energia pulita sfruttando l’irraggiamento solare. E da anni studia il modo di renderla sempre meno invasiva, portatile, applicabile ovunque. Il fotovoltaico trasparente è una di queste. È quanto hanno tentato di fare i ricercatori della  Michigan State University , i quali hanno realizzato un concentratore solare che posto sopra una superficie trasparente come ad esempio una finestra, è capace di produrre energia elettrica. Fin qui nulla di strano: la novità sta nel fatto che la superficie (in questo caso il vetro), rimane trasparente. La tecnologia è denominata “concentratore solare luminiscente trasparente” e potrebbe essere applicata a tutti gli edifici, o ai telefoni cellulari. Il sistema di raccolta dell’energia so...

Sunroof: il Google Maps per il fotovoltaico

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Articolo condiviso Il 20% dell’energia globalmente prodotta, deriva da fonti rinnovabili. L’insieme di energia elettrica prodotta tramite la conversione della radiazione solare, fortunatamente, è una quantità costituita da una variabile che raddoppia il suo valore ogni due anni. Con Sunroof, un software lanciato da Google disponibile per ora sono negli USA, sarà possibile calcolare l'energia prodotta con il fotovoltaico dai tetti delle nostre case. Fonti governative ( U.S. Energy Information Administration ) prevedono che in trent’anni il consumo mondiale di energia aumenterà del 56%. La Cina e l’India si trovano a dover soddisfare da sole il fabbisogno energetico di oltre settecento milioni di coltivatori (circa il doppio di quelli che conta l’intera Unione Europea). Inoltre, circa 1,6 miliardi di persone, che abitano nei paesi emergenti, non sono ancora connesse ad una rete elettrica. Ciò fa presumere che entro il 2050 la richiesta mondiale di energia sarà più che raddop...