L’informazione si fa in movimento

http://comune-info.net/2014/08/linformazione-si-fa-in-movimento/

di Paolo Cacciari
Ignacio Ramonet (già direttore di Le Monde Diplomatique e autore diL’esplosione del giornalismo, Intramoenia e Democraziakmzero) afferma cheinternet ha avuto sul mondo dell’ informazione lo stesso effetto del meteorite che colpì la terra provocando l’estinzione dei dinosauri (la carta stampata) senza però essere compensata dalla speciazione di esseri viventi più evoluti.
I media digitali si diffondono grazie agli smartphone con cui siamo istantaneamente connessi, ma l’effetto è un frastuono che non migliora le relazioni umane. Uno dei tanti casi in cui quantità e qualità non coincidono. Il giornalismo di inchiesta sparisce mentre emergono nuove forme di accentramento e concentrazione attorno ai siti di vecchi e nuovi branddell’informazione: il NYT, The Gardian, Huffington Post, per dirne alcuni. Da noi, la solita Repubblica e il nuovo Fatto Quotidiano.
Eppure le potenzialità democratiche della rete sono enormi. Lo abbiamo visto da Seattle a Gezy Park, da Occupy Wall Street alle primavere arabe, dal partito dei pirati di Berlino a Podemos. Senza i “giornalisti di strada” del Centro Media di Genova non avremmo mai saputo del “massacro messicano” in corso alla Diaz nel 2001.
I social network creano reti includenti e interattive, conviviali, senza apparenti mediazioni. Producono linguaggi e appartenenze sociali. Aiutano l’organizzazione di campagne, eventi, mobilitazioni. La sitografia dell’autoproduzione comunitaria delle notizie (gratuita e senza editori) è vastissima. Ecco alcuni esempi random: comune-info.net, dirittiglobali.it, eddyburg.it, redattoresociale.it, lavoroculturale.org, cronachediordinariorazzismo.org, globalproject.info, dinamopress.it, sbilanciamoci.info, comedonchisciotte.org, articolo21.org, eco-magazine.info…oltre agli internazionali: zetanet.com, rebellion.co.uk, diagonalperiodico.net. Ma nel mondo delle buone pratiche resistono anche baluardi di carta comeAltreconomia e Aam Terra Nuova e una galassia di periodici locali comeAltrapagina in Umbria. Marco Geronimi Stoll ha scritto un manuale, Smarketing(edizioni Altreconomia), per consigliare ai “partigiani della comunicazione” (piccole Ong, comitati, associazioni, ecc.) come essere se stessi per bene comunicare usando canali ecologici, economici, etici.
* Paolo Cacciari è autore di Pensare la decrescita. Sostenibilità ed equità(Carta/Intra Moenia), Decrescita o barbarie (Carta) e tra gli autori di La società dei beni comuni (Ediesse). Questo articolo viene pubblicato anche su Left. Altri articoli di Cacciari sono qui.

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