Movimento 5 Stelle: "Il federalismo sanitario ha fallito. La Sanità torni in mano allo Stato"

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Le politiche regionali hanno creato una "sensibilie disomogeneità" dell'offerta. Risulta dunque "indispensabile" modificare l'art. 117 della Costituzione per affidare allo Stato la tutela della salute come sua "competenza esclusiva". Questo l'obiettivo del Ddl presentato dalla senatrice Paola Taverna.

17 GIU - La Sanità deve tornare ad essere una "competenza legislativa esclusiva dello Stato". Risulta "indispensabile" un passo indietro rispetto a quelle politiche sanitarie regionali che in questi anni hanno prodotto "sensibili disomogeneità" delle offerte e buchi che continuano a gravare sui bilanci delle amministrazioni locali. E' questa la proposta dei senatori del Movimento 5 stelle che hanno sottoscritto il Disegno di legge costituzionale della collega Paola Tavernache propone “Modifiche all'articolo 117 della Costituzione, concernenti l'attribuzione allo Stato della competenza legislativa esclusiva in materia di tutela della salute”.

Nelle motivazioni del Ddl si legge infatti: “Il presente disegno di legge è volto ad apportare alcune modifiche all'articolo 117 della Costituzione con l'obiettivo di attribuire alla legge statale un ruolo più ampio restringendo l'area della legislazione concorrente. In particolare, per quanto riguarda la tutela della salute, si prevede che spetti alla legge dello Stato non più stabilire i 'principi fondamentali', bensì porre la disciplina funzionale”.
Dunque “è indispensabile l'intervento dello stato in nome dell'interesse nazionale e, quindi, è imprescindibile che la tutela della salute diventi una competenza legislativa esclusiva dello stato”.

La disomogeneità delle politiche sanitarie regionali ha creato una sensibile disomogeneità dell’offerta sanitaria nel Paese. "Bisogna restituire centralità e unitarietà al Sistema sanitario nazionale e, dunque, recuperare una visione di insieme, superando così l’attuale frammentazione in cui versano i servizi sanitari regionali". Chiosano i senatori del M5S: "In tal modo si potrà garantire una migliore equità nell’erogazione delle prestazioni delineando un servizio pubblico sanitario caratterizzato da principi di universalità, di uguaglianza e di globalità degli interventi".

Giovanni Rodriquez

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