Dell'Utri annullato ad Isola della Scala, 1-0
http://www.youtube.com/watch?v=6qSwMBcWGZs
Il video.
Non so come scriverlo perché non sono abituato alle vittorie. Certo, mi sono sempre esposto, sempre messo in mezzo ai più grandi scandali locali e non, ma di bandiere bianche avversarie non ne avevo mai viste. La storia è nota, la fine inimmaginabile. Tutto comincia quando Marcello Dell’Utri viene invitato alla Fiera del Riso di Isola della Scala (VR) per presentare i suoi diari-bigiotteria di Benito Mussolini. Prima ancora che nascesse il polverone, avevo scritto una lettera al presidente della Provincia di Verona, Giovanni Miozzi, che è anche sindaco di Isola, e per conoscenza all’Ente Fiera, che ha come socio unico proprio il Comune. Tra le altre cose, avevo scritto: le chiedo, in virtù della mia buona fede, del mio disinteresse e della fiducia che ho in lei, di annullare l’evento con Marcello Dell’Utri e sostituirlo con la presentazione di un volume sull’antimafia, che i visitatori gradiranno senz’altro di più. Glielo chiedo nel nome di chi oggi non c’è più per aver combattuto quella mafia che Dell’Utri, stando alle sentenze, ha favorito. Da quel giorno altre persone hanno intasato la casella mail di Miozzi con una lettera standard e hanno creato un gruppo su Facebook che ha raggiunto più di 450 iscritti che promettevano manifestazioni di protesta e contestazioni che avrebbero turbato la tranquillissima fiera ormai evento importantissimo in provincia. Ebbene ieri l’Ente Fiera ha deciso di annullare l’evento a causa delle proteste per la presenza del condannato per concorso esterno. Una vittoria straordinaria che non so quanti precedenti abbia. Dell’Utri non ha potuto contaminare Isola della Scala perché la gente non ha voluto, nonostante dai cosiddetti partiti d’opposizione non sia levato nemmeno un accenno di protesta; non puoi, tu bue, dare del cornuto all’asino. Io non so che peso abbia avuto la mia lettera e le nostre lettere e non mi importa. Ma il risultato, ossia la sconfitta senza appello di Dell’Utri a causa di una insurrezione popolare, è un primo esaltante punto di partenza perché al nord si capisca che la gente non tollererà appuntamenti e incontri con persone colluse con la mafia. Scriverò una mail al senatore Dell’Utri, e nel testo ci sarà scritto soltanto: «1-0».
Il video.
Non so come scriverlo perché non sono abituato alle vittorie. Certo, mi sono sempre esposto, sempre messo in mezzo ai più grandi scandali locali e non, ma di bandiere bianche avversarie non ne avevo mai viste. La storia è nota, la fine inimmaginabile. Tutto comincia quando Marcello Dell’Utri viene invitato alla Fiera del Riso di Isola della Scala (VR) per presentare i suoi diari-bigiotteria di Benito Mussolini. Prima ancora che nascesse il polverone, avevo scritto una lettera al presidente della Provincia di Verona, Giovanni Miozzi, che è anche sindaco di Isola, e per conoscenza all’Ente Fiera, che ha come socio unico proprio il Comune. Tra le altre cose, avevo scritto: le chiedo, in virtù della mia buona fede, del mio disinteresse e della fiducia che ho in lei, di annullare l’evento con Marcello Dell’Utri e sostituirlo con la presentazione di un volume sull’antimafia, che i visitatori gradiranno senz’altro di più. Glielo chiedo nel nome di chi oggi non c’è più per aver combattuto quella mafia che Dell’Utri, stando alle sentenze, ha favorito. Da quel giorno altre persone hanno intasato la casella mail di Miozzi con una lettera standard e hanno creato un gruppo su Facebook che ha raggiunto più di 450 iscritti che promettevano manifestazioni di protesta e contestazioni che avrebbero turbato la tranquillissima fiera ormai evento importantissimo in provincia. Ebbene ieri l’Ente Fiera ha deciso di annullare l’evento a causa delle proteste per la presenza del condannato per concorso esterno. Una vittoria straordinaria che non so quanti precedenti abbia. Dell’Utri non ha potuto contaminare Isola della Scala perché la gente non ha voluto, nonostante dai cosiddetti partiti d’opposizione non sia levato nemmeno un accenno di protesta; non puoi, tu bue, dare del cornuto all’asino. Io non so che peso abbia avuto la mia lettera e le nostre lettere e non mi importa. Ma il risultato, ossia la sconfitta senza appello di Dell’Utri a causa di una insurrezione popolare, è un primo esaltante punto di partenza perché al nord si capisca che la gente non tollererà appuntamenti e incontri con persone colluse con la mafia. Scriverò una mail al senatore Dell’Utri, e nel testo ci sarà scritto soltanto: «1-0».
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