Bixi: la nuova generazione del bike-sharing






Ambientalisti o semplici appassionati provenienti da tutto il Canada stanno inviando le foto sul web del loro sistema locale di affitto di biciclette, conosciuto anche come bike-sharing. Nessuna novità sembra esserci all’orizzonte, visto che in Italia già da qualche anno questa realtà è molto utilizzata.

Ma il sistema canadese “Bixi” sembra essere la scelta più appropriata al problema. La città di Ottawa a breve inizierà ad usarla come risorsa fissa, dopo un periodo di sperimentazione durato da giugno a settembre, durante la prima stagione turistica della città.

Ci sono solo 50 biciclette e 4 stazioni. La prima mezz’ora è gratuita e si può usare la carta di credito per pagare. La bicicletta ha un cestino da città per il trasporto di computer portatili, borse, generi alimentari, insomma, una comoda funzionalità che fino a questo momento non era stata presa in considerazione da nessuno. Il mezzo è abbastanza solido, con 3 velocità. Questo consente di usarle per le commissioni urbane o per una bella pedalata lungo le vie e le stradine di campagna ad un ritmo ragionevole. Vi è un campanello e luci lampeggianti, ma se vogliamo trovare una pecca, bisogna dire che i caschi non sono ancora disponibili.


Prossimamente lo stesso sistema Bixi sarà introdotto a Londra, in Inghilterra, probabilmente il prossimo anno. Avrà 6.000 biciclette, 400 stazioni e 10.000 stand, ognuno a circa 300 metri di distanza dall’altro. Date le dimensioni della città di Londra e la necessità di coordinamento tra i diversi consigli comunali, dovrebbe essere una sfida per far sì che questo avvenga senza intoppi. Il Transport for London, prevede che ogni bici sarà utilizzata da circa dieci persone diverse ogni giorno, e si pensa che la maggior parte degli utenti saranno i passeggeri degli autobus e dei treni, e non gli automobilisti convertiti alle due ruote.

Ma la Bixi sarà introdotta a breve anche nella città americana di Boston, che ha già creato una rete di 2.500 biciclette, 290 stazioni e 3.750 punti di attracco, con il potenziale di espansione di un sistema di 5000 biciclette. Attendiamo l’arrivo di Bixi anche in Italia.

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