Risparmiare energia? No grazie, dobbiamo sprecare per far crescere il PIL

 Dal Web 

In passato si diceva che la Germania, una volta chiuse le sue centrali nucleari e ridotto il ricorso ai combustibili fossili, sarebbe rimasta a lume di candela. 

Chi lo diceva non aveva fatto i conti con la realtà e le grandi potenzialità non solo delle energie rinnovabili ma soprattutto del risparmio energetico.

In passato si diceva che la Germania, una volta chiuse le sue centrali nucleari e ridotto il ricorso ai combustibili fossili, sarebbe rimasta a lume di candela. 
Come avrebbe mai fatto un paese tra i più industrializzati al mondo, che non è certo baciato dal sole, a rimanere in piedi con l’ausilio delle fonti rinnovabili? 
Ovviamente era impossibile per tutti gli ignoranti, gli antiambientalisti, per le persone legate in qualche modo agli interessi delle multinazionali del fossile e del mostro atomico.
A quanto pare tutti questi personaggi, che erano e sono in malafede, non hanno fatto i conti con la realtà e le grandi potenzialità non solo delle energie rinnovabili ma soprattutto del risparmio energetico, che ha margini enormi di intervento.
In Germania infatti da oltre 40 anni, grazie ai movimenti ambientalisti e all’azione di tecnici, formatori e attivisti, si sono diffuse ovunque l’informazione e la formazione sul risparmio energetico, idrico e sull'utilizzo delle fonti rinnovabili. 
Lo si è fatto in maniera capillare e soprattutto molto concreta e i risultati sono eccezionali se appunto la Germania è diventata un esempio di contenimento energetico in particolar modo nel settore edile, con leggi all’avanguardia e installazione di fonti rinnovabili. 
Sono state innumerevoli le azioni concrete da questo punto di vista, realizzate con competenza e successo prima dal basso e poi a seguire contagiando i politici che, gioco forza, hanno dovuto assecondare le richieste dei cittadini che sempre più volevano interventi di tutela ambientale e uso delle fonti rinnovabili.
Le pubblicazioni, gli opuscoli, i convegni, gli interventi pubblici, le manifestazioni, le fiere e le dimostrazioni pratiche sono state centinaia di migliaia nel corso di questi 40 anni e i risultati sono estremamente interessanti.
Non poteva quindi arrivare che dalla Germania un libro di consigli, veloce da leggere e molto utile, su come risparmiare semplicemente energia e acqua senza dover fare interventi importanti sulla struttura della casa o investire chissà quanti soldi.
E l’aspetto più interessante è quello di constatare come i risparmi siano notevoli e sfatino il mito degli antiambientalisti che dicono che proteggere l’ambiente costa sempre troppo e quindi ne consegue che non si deve fare nulla, a meno che qualcuno non ci regali dei soldi (ma anche in quel caso, date le motivazioni ridicole che vengono addotte, non si farebbe nulla, visto che chi si scaglia contro qualsiasi intervento a favore dell’ambiente, quindi della salute delle persone, ha solo argomenti pregiudizievoli senza alcuna base o fondamento logico).
Con semplici consigli, l’esperto Maxiliam Gege, attivista tedesco che ha ricevuto vari riconoscimenti per il suo impegno a tutela dell’ambiente, nel libro "Risparmiare energia" (Terra Nuova edizioni) indica in ogni settore della nostra casa cosa si può fare per risparmiare energia e acqua a parità di comfort.
Alla fine della sua analisi accurata risulta che mettendo insieme tutti questi interventi di poca spesa e poco impegno, una coppia risparmierebbe annualmente oltre 4000 euro e tutto questo senza installare nessuna energia rinnovabile o simili, solo risparmiando.
E quei soldi guarda caso potrebbero essere investiti nell’isolamento termico della casa che farebbe risparmiare ancora più soldi. 
Questo smentirebbe tutti gli antiambientalisti che strepitano che per coibentare la casa bisogna essere miliardari. 
È proprio questa gente che è quotidianamente impegnata a buttare soldi e sprecare a più non posso, per poi dire che non hanno soldi e arrabbiarsi con gli ambientalisti, "rei" di volerli “obbligare” a risparmiare proprio quei soldi che loro invece ci tengono tanto a buttare.
Se fossimo partiti 20, 30 o 40 anni fa a far lavorare il cervello e risparmiare, adesso avremmo case che consumano poco o niente e un sacco di soldi in tasca, ma non è certo questo quello che vuole il bombardamento pubblicitario, mediatico e istituzionale che invita invece allo spreco, alle spese di ogni tipo perché dobbiamo far crescere l’economia e il Prodotto Interno Lordo; e, se risparmi e non sprechi, il PIL non aumenta e se non aumenta ci dicono che siamo poveri. 
Ma la povertà è solo quella della materia grigia, per il resto, risparmiare e non sprecare dovrebbe essere il primo comandamento sopratutto in chi si lamenta che non ha abbastanza soldi ma ormai lo abbiamo
capito, ci si lamenta per dare sempre la colpa ad altri inscenando un ridicolo teatrino.
E per chi volesse fare altri due passi in avanti, oltre al libro Risparmiare energia, consigliamo anche Vivere senza bollette di Alessandro Ronca e l’Italia verso le emissioni zero di Paolo Ermani.
Con questi tre passi si entra direttamente nel futuro dove non si spreca e si vive nel comfort e dignitosamente senza distruggere l’ambiente e nemmeno il nostro salvadanaio.



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