Stop ai sussidi UE per gli allevamenti e più risorse per i prodotti vegetali e sostenibili: parte l’iniziativa End The Slaughter Age
Dal Web
L'era della macellazione deve finire!
È questa la richiesta dell'organizzazione End The Slaughter Age, che ha lanciato un'Iniziativa dei Cittadini Europei per chiedere all'UE di non destinare più sussidi economici all'industria della carne per incentivare alternative etiche ed ecosostenibili, come l’agricoltura cellulare e le proteine vegetali
di Rosita Cipolla
Tutto ciò sta diventando sempre più insostenibile per la nostra Terra: è arrivato il momento di agire per cambiare rotta e di dire stop all’era della macellazione e degli allevamenti intensivi.
A chiederlo a gran voce è l’organizzazione End The Slaughter Age che ha da poco lanciato una nuova Iniziativa dei Cittadini Europei (registrata dalla Commissione Ue lo scorso 27 aprile) che ha come obiettivo la promozione dell’agricoltura cellulare e delle proteine vegetali al posto della carne.
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Questo è il primo passo di una rivoluzione che porterà alla nascita di un mondo più etico, sano ed ecologico, spiega Nicolas Micheletti, autore della proposta e presidente dell’organizzazione promotrice.
I nuovi prodotti alternativi, come la carne coltivata in laboratorio, richiedono circa il 90% di risorse in meno della carne tradizionale, e producono altrettanto emissioni di gas serra in meno, per la stessa quantità prodotta. L’impatto che questo avrà nella lotta al cambiamento climatico sarà enorme.
End the The Slaughter Age: le richieste all’UE
Ma cosa chiedono i cittadini europei all’Europa?
L’iniziativa invita la Commissione a escludere l’allevamento dalle attività ammissibili ai sussidi agricoli, includendo invece alternative etiche ed ecologiche, fra cui l’agricoltura cellulare e le proteine vegetali.
La invita inoltre ad introdurre incentivi per la produzione e la vendita di questi prodotti.
Infatti, le alternative etiche ed ecosostenibili con cui End The Slaughter Age propone di sostituire i prodotti di origine animale emettono il 99% in meno di emissioni di gas serra e richiedono il 99% di risorse in meno per produrre la stessa quantità di “carne”.
Per farlo l’organizzazione propone due soluzioni:
• carne coltivata, realizzata attraverso la nuova agricoltura cellulare e la tecnica di fermentazione
• la carne vegetale, capace di eguagliare il sapore e il gusto della carne tradizionale (un esempio di grande successo sul mercato è Beyond Meat)
L’obiettivo finale di End The Slaughter Age è l’abolizione e la criminalizzazione di tutte le forme di sfruttamento degli animali, spiegano i promotori.
Per questo diamo estrema importanza ai Santuari e Rifugi per animali, luoghi gestiti da attivisti e volontari che spesso hanno problemi economici, anche e soprattutto a causa di una classe politica che li ignora.
Per questo, oltre agli obiettivi già elencati, ETSA si batte affinché queste strutture ottengano riconoscimento legale e finanziamenti pubblici in tutta Europa, affinché diventino la dimora di molti degli animali che ancora oggi vengono imprigionati e uccisi per avidità umana.
Quando partirà la raccolta firme
Come anticipato, l’ICE è stata registrata dalla Commissione europea a fine aprile. Adesso gli organizzatori dell’iniziativa avranno ora di sei mesi per scegliere quando avviare la raccolta delle firme.
Se riusciranno a raccogliere un milione di firme in almeno sette Stati membri, la Commissione sarà chiamata a decidere se dare o meno seguito alla richiesta, giustificando la decisione.
“Le firme possono essere fatte anche online.
Stiamo organizzando una rete europea” fanno sapere i promotori di End The Slaughter Age.
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