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Visualizzazione dei post da novembre, 2021

La dipendenza dall'auto è uno spettro

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 Dal Web  Una comunità non è semplicemente dipendente dall'auto o meno.  Comprendere i vari livelli di dipendenza dall'auto può aiutarci a creare comunità più resilienti e multimodali.  Allora, dove cade la tua comunità nello spettro?   È dove vorresti che fosse? In tutto il mondo, le comunità sono pianificate, progettate, costruite e gestite per vari livelli di dipendenza dall'auto, ma una comunità non dipende semplicemente dall'auto o meno: esiste uno spettro.   Una comunità meno dipendente dall'auto offre un maggiore accesso a modalità di trasporto alternative: a piedi, in bicicletta e con i mezzi pubblici.  La dipendenza dall'auto di una comunità è influenzata dalla sua rete stradale e dal design, dalla forma costruita e dai modelli di sviluppo e dal livello dei servizi forniti a ciascuna modalità. Naturalmente, queste variabili sono co-dipendenti e in continua evoluzione, quindi può essere difficile descrivere ciò che è effettivamente necessario p...

Cop26: da Glasgow esce un documento modesto che allontana dagli obiettivi di transizione ecologica

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  Dal Web Delude le aspettative il documento firmato dai 196 Paesi partecipanti a Cop26: la tanto attesa accelerazione verso l’eliminazione del carbone non c’è , e per ora si punta solo su politiche di contenimento . Sostanzialmente al palo anche i finanziamenti a favore dei Paesi maggiormente colpiti dai cambiamenti climatici e dai danni ambientali che li hanno determinati. L’obiettivo del contenimento dell’aumento entro 1,5° appare ora realisticamente irraggiungibile : tra esenzioni e deroghe in tema di emissioni (petrolio, carbone e gas), ognuno porterà avanti le proprie politiche ambientali unilateralmente, rallentando in tal modo il raggiungimento del traguardo comune prefissato. Di fatto, impedendolo . Per rispettare l’obiettivo infatti le emissioni globali dovrebbero essere ridotte del 45% rispetto al 2010 , mentre secondo il rapporto dell’ Unep agli attuali ritmi rischiamo un innalzamento delle temperature di 2,4° . É evidente che, a questo punto, al prossimo appuntamento...

Le scelte green (quelle vere) fanno diminuire i costi e aumentare il benessere

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  Dal Web di  Paolo Ermani  Ultimamente si sentono opinioni di persone (pseudo)“esperte” che dicono che le “scelte green” sono causa degli aumenti delle bollette e dei costi in genere. Ebbè, d'altra parte... chi vuole proteggere la devastazione e lo spreco, che sono i motori dell’economia della crescita infinita in un mondo dalle risorse finite, non può fare altro che dare la colpa alle scelte ambientaliste, che mettono in pericolo l’intero processo.. . Ultimamente si sentono opinioni di persone (pseudo)“esperte” che dicono che le “scelte green” sono causa degli aumenti delle bollette e dei costi in genere.  Ebbè, d'altra parte... chi vuole proteggere la devastazione e lo spreco, che sono i motori dell’economia della crescita infinita in un mondo dalle risorse finite, non può fare altro che dare la colpa alle scelte ambientaliste, che mettono in pericolo l’intero processo... Fra le tante dichiarazioni che definirei lisergiche e che non hanno alcuna logica, ne cito un...

Glasgow: nel mondo inquinatori a turno

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 Dal Web By Mænsard vokser - Own work, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=110770332 Non sarà facile mettere in salvo un mondo che abbiamo spinto sull’orlo del burrone.  Tra le prime considerazioni che vengono in mente in questi giorni di intensi confronti internazionali, prima al G20 di Roma e adesso alla Conferenza Onu sul clima di Glasgow, si fa strada la preoccupazione di non arrivare in tempo a mettere in sicurezza il pianeta dopo decenni di rinvii. Per lunghi anni si sono prima occultate le dimensioni del problema, nonostante i crescenti allarmi lanciati dalla scienza; adesso arrivati al nodo, quello delle scadenze proposte per rimediare ai disastri provocati, i grandi inquinatori si dividono, rinfacciandosi responsabilità gli uni verso gli altri.  Da una parte l’Occidente dello sviluppo industriale da fine Settecento, dall’altra l’Oriente che a quel genere di sviluppo non vuole rinunciare nei prossimi anni. La mappa della lotta climatica è...