Il cambiamento climatico è una bufala e a Venezia non sta succedendo niente...
Dal Web
E se vi dicessimo che chi collega i cambiamenti climatici all'allagamento di Venezia dice il falso? E se vi dicessimo che più catastrofici sono, più aumenta il Pil? Beh, diremmo ciò che non è escluso pensino già in molti. Invece noi qui diciamo altro.
di Paolo Ermani
Non si capisce perché tutto questo allarmismo per due gocce d’acqua e vento forte; in fondo da sempre piove, da sempre c’è vento, perché preoccuparsi? Sono solo i cicli naturali. Le immagini e notizie che arrivano da Venezia sono evidentemente false, sicuramente manipolate dagli ambientalisti da salotto che manovrano tutto e spargono il loro velenoso messaggio disfattista...
Questi catastrofisti e i loro amichetti scienziati, attraverso una propaganda malvagia, da anni ci ripetono che a causa dei cambiamenti climatici Venezia diventerà un acquario. Ma anche fosse così, cosa ci sarebbe di male? Anzi la novella Atlantide attirerà più turisti e faremo soldi con Venezia sommersa che sarà visitata da sottomarini ad hoc in cui verranno costipati migliaia di turisti che si faranno milioni di selfie. Che emozione, che simpatica avventura fotografare Venezia sott’acqua, con camerieri vestiti da sirene che vi porteranno un long drink per allietare le vostre serate.
Che ne direste se la vedessimo così??...
Invece...
A Matera fiumi che invadono le strade così come nell’alessandrino, in Liguria, in Sicilia e in tanti altri luoghi che puntualmente come ogni anno sono investiti da alluvioni sempre più violente. E puntualmente come ogni anno la politica fa poco o nulla. E’ infatti molto più costruttivo urlarsi addosso nei talk show, farsi vedere in costume da bagno negli stabilimenti balneari a cantare l’inno nazionale e ballare. Tanto lo sappiamo tutti, il vero e unico problema dell’Italia sono gli immigrati. Poi in fondo, perché preoccuparsi? I cambiamenti climatici sono tutte bufale, fake news.
Per quale motivo fare opera di monitoraggio e prevenzione dando da lavorare a migliaia di persone, dato che l’Italia è praticamente tutta a rischio idrogeologico? Meglio buttare dalla finestra montagne di soldi pubblici sempre e comunque, come nel Mose, opera folle e inutile, meglio srotolare il tappeto rosso ai costruttori per continuare a cementificare l’impossibile, meglio dare soldi alle industrie petrolifere piuttosto che fare qualcosa di sensato. Vista la pressoché totale inerzia, viene il sospetto che di proposito non si faccia nulla di serio per prevenire, perché più ci sono danni e relative ricostruzioni e più aumenta il PIL. Ormai pare che per aumentare il PIL ci sia chi fa il tifo per le catastrofi. Come quegli imprenditori che ridevano e si sfregavano le mani mentre a l’Aquila la terra tremava.
Infatti, perché monitorare il territorio, magari usando anche i cacciatori che invece di sparare agli ultimi animali rimasti potrebbero finalmente fare qualcosa di utile? Perché salvaguardare i boschi invece di raderli al suolo, visto che servono anche per impedire i disastri? Perché preoccuparsi del proprio territorio, conoscerlo e farlo conoscere nelle scuole come materia fondamentale? Perché non rafforzare il personale delle guardie forestali per il monitoraggio? Guardie forestali assurdamente assorbite nell’arma dei carabinieri e di cui ormai si sono perse le tracce. Le poche che si avvistano, alle prese con territori immensi da controllare, sono come rari animali in via di estinzione, tanto da farcisi una foto assieme nel caso fortuito di avvistamento. Perché fare tutto questo se i cambiamenti climatici, gli incendi, le alluvioni, i morti, i danni costosissimi e devastanti sono solo frutto della satanica propaganda degli ambientalisti al soldo di potenze straniere?
Mi raccomando quindi, così come dicono i nostri condottieri ariani che ci difendono dagli infedeli, non date retta alla lingua biforcuta degli ambientalisti da salotto, sono esponenti delle forze del male che vogliono consegnare il nostro paese agli alieni e ai musulmani...
Non dategli retta, non fate nulla, anzi continuate a non fare nulla, preoccupatevi del prossimo Black Friday, continuate a fare shopping perché tanto sono solo tutte balle, i cambiamenti climatici non esistono, a Venezia come altrove, non sta succedendo niente, andiamo avanti tranquillamente...
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