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Visualizzazione dei post da novembre, 2016

IKEA ha scoperto la bici, ma non i ciclisti (lettera aperta)

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Articolo condiviso Cara Ikea, in questi giorni sto compiendo un lungo e difficoltoso trasloco. E come ogni traslocante che si rispetti, non ho mancato di farti visita, per comprare quelle miriadi di cosucce che ti servono quando entri in una nuova casa. Nel corso dei miei giri tra i tuoi corridoi ho scoperto che finalmente ti sei decisa a mettere a catalogo una bicicletta e una serie di accessori utili per chi, come me, si muove in bici tutti i giorni: dalla mantellina anti pioggia, al gilet catarifrangente, alle bisacce da montare sul portapacchi. Pur non avendola provata, devo dire che la bicicletta è ben pensata e ben costruita; ottima la scelta dei materiali e dei componenti, ma sopra ogni cosa, ottima la scelta del prezzo: IKEA è da sempre sinonimo di un ottimo rapporto qualità/prezzo e presentare una bicicletta a 499 € significa mettere nero su bianco per tutti gli avventori (la maggior parte della popolazione nazionale) che al di sotto di quel prezzo non ci si può aspett...

COP22, le conclusioni della conferenza sul clima (e la bici)

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Articolo Condiviso La COP22 appena andata in scena a Marrakech raccoglie il testimone dell’Accordo di Parigi  sulla lotta ai cambiamenti climatici sottoscritto lo scorso anno e la paura del presidente  Donald Trump  compatta il resto del mondo contro il surriscaldamento globale. Il ministro dell’Ambiente  Gian Luca Galletti  si dice soddisfatto perché a Marrakech “non si è dissolta la spinta emotiva dell’Accordo di Parigi. Nessuno potrà non tenere conto delle politiche di contenimento dell’effetto serra e della strada dell’economia circolare: chi non seguirà quella direzione resterà fuori dal mercato. Sarebbe difficile invertire la rotta anche per gli Stati Uniti di Trump. Non è un accordo reversibile, non si torna indietro”. Di operativo al momento, a dire il vero, c’è la decisione, presa dai 196 stati partecipanti, di  definire entro dicembre 2018 il regolamento per l’attuazione dell’Accordo di Parigi . Il regolamento dovrà definire, in particolare, i...

Auto = traffico. Non è mai esistita un’età dell’oro dell’automobile

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articolo condiviso Anche il futuro non promette bene. “New York stava affogando nel traffico. Nel  1918 , quando  Hylan  fu eletto [sindaco], c’erano 125.101 veicoli a motore nella città; nel  1932  ce n’erano 790.173. In tutti quei quindici anni non è stata costruita una singola superstrada entro i confini della città. I guidatori nel 1932 erano obbligati ad usare le strade locali per attraversare e girare intorno a New York […] e chi descriveva il traffico congestionato aveva esaurito gli aggettivi.” “In un giorno feriale medio, nel 1933, 238.977 auto e camion passavano sui ponti dell’East River. Tre volte il carico previsto in fase di costruzione.” Dal saggio  “The Power Broker – Robert Moses and the Fall of New York” , storia del grande, famigerato e per certi versi nefando pianificatore urbanistico  Robert Moses . Per quel che riguarda il traffico, il resto è storia nota: come è avvenuto successivamente in altre città americane, ne...

In città l’automobile ha fallito le sue promesse pubblicitarie e di mobilità

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Articolo condiviso L’automobile ha certamente la sua utilità, particolarmente in aree geografiche poco popolate e con abbondanti strade ben mantenute  (vantaggio che però si paga con incidenti stradali più pericolosi e più mortali) , ma  ha chiaramente fallito la sua promessa di libertà e mobilità nei contesti urbani, promessa continuamente replicata in innumerevoli campagne pubblicitarie ancor oggi, con grande enfasi su libertà, economia e facilità di parcheggio… sì, se trovi il posto. Da cento anni, dove circolano anche solo poche migliaia di automobili, si crea traffico, inquinamento, rumore e congestione urbana: Non c’è mai stata un’epoca d’oro in cui nelle città c’erano le auto ma non c’era traffico e congestione: con l’automobilismo di massa il traffico urbano è sempre stato congestionato. Salvo i pionieri del secolo scorso, gli automobilisti si sono sempre lamentati del traffico. In tutto il mondo non esiste una sola città che abbia risolto brillant...

La coerenza di chi vede oltre la crisi

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Articolo condiviso Paolo Ermani mi fa incazzare, quasi sempre. E sapete perché? Perché è cocciuto come un mulo, testardo fino a farti uscire dai gangheri, coerente come neanche un monaco buddista, e soprattutto perché ciò di cui parla lo fa. di Simone Perotti Non riesci a trovargli dei punti deboli, non riesci a prenderlo in castagna, non lo trovi mai con le mani nella marmellata. E se c’è una cosa che fa incazzare, a questo mondo, è la gente come lui. Cioè le stesse ragioni per cui finisci con l’adorarlo e volergli bene. Soprattutto, lo stimi e ne hai rispetto. Ma mi fa incazzare, sia chiaro. Non condivido un mucchio di cose del suo approccio che a parer mio è eccessivamente radicale (la sua avversione per alcuni vizi, ad esempio, che io adoro umanamente, e anche per i media, che lui guarda con sospetto e io invece penso che vadano usati), approccio che considero vagamente millenaristico, e che non tiene conto di un paio di cosette molto importanti. Sarà che io s...

Direttiva rinnovabili Ue, eolico e solare resteranno al palo?

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Articolo condiviso Dal 2020, Bruxelles potrebbe cancellare il sistema di priorità nell’immissione in rete per l’elettricità prodotta da fonti rinnovabili. La misura aumenterebbe le emissioni europee del 10% A dispetto degli annunci pubblici e degli  impegni internazionali sul clima , Bruxelles sta preparando  una vera e propria stangata per le energie rinnovabili . Gli impianti eolici e solari potrebbero presto perdere la corsia preferenziale di accesso alla rete elettrica europea rispetto alle altre fonti. Lo rivela il  quotidiano britannico Guardian , che ha visto in anteprima alcuni documenti preparatori relativi alla  direttiva Ue  sulle energie rinnovabili , attualmente in fase di revisione per il periodo successivo al 2020. In ballo c’è una modifica sostanziale del  sistema di “priority dispatch” . I documenti costituiscono una previsione dell’impatto che avrebbe sull’ambiente e sul mercato dell’energia un suo livellamento, ovvero una riduzi...