Norvegia, maxi investimento in autostrade per bici
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Quasi 850 milioni di euro in una rete di strade dedicate ai ciclisti: così il Paese punta a diventare la prima nazione a emissioni zero entro il 2050.
La Norvegia ha preso il proposito di diventare "carbon neutral" entro metà del secolo molto seriamente: il governo locale ha annunciato di voler stanziare 8 miliardi di corone norvegesi (poco meno di 847 milioni di euro) in una rete di 10 autostrade a due corsie dedicate esclusivamente alle biciclette, e distribuite per tutto il Paese, dalle città alle aree extraurbane.
UN INVITO A PEDALARE. Si spera così di incentivare l'utilizzo delle due ruote e alleggerire il congestionato trasporto pubblico: le autorità locali sperano che, da qui al 2030, il 10-20% del totale degli spostamenti possa avvenire in bici, e di dimezzare nel breve periodo i gas serra legati ai trasporti, nell'ottica di divenire un Paese a zero emissioni entro il 2050. Il governo sta anche progressivamente aumentando le tasse sui veicoli nell'ottica di arrivare alla crescita zero nell'impiego di auto da qui a 14 anni.
QUALCHE OSTACOLO. Le nuove autostrade dovrebbero consentire ai pendolari di viaggiare a velocità fino a 40 km all'ora, anche se il clima e le caratteristiche del territorio non sono esattamente propizie: chi si oppone al progetto sottolinea che i norvegesi sono già abbastanza impegnati a liberare i loro veicoli dalla neve, e che - usciti dalle città - salite e dislivelli si fanno importanti. Forse anche per questo motivo le due ruote, in Norvegia, sono meno popolari che negli altri paesi scandinavi.
PONTI NEI FIORDI. Le autorità stanno anche introducendo nuove linee guida per bassi consumi indirizzate ai mezzi di trasporto pubblico, a navi e traghetti: uno dei prossimi obiettivi sarà intensificare i collegamenti con ponti tra i fiordi, per ridurre gli spostamenti via mare.
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