La Guerra Silenziosa, i Droni

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In questi giorni leggendo i quotidiani e guardando la televisione, la notizia di Giovanni Lo Porto, siciliano di 39 anni, un mio coetaneo, ucciso da un raid americano ad opera dei famigerati droni. La notizia è uscita in questi giorni ma in realtà Giovanni era ostaggio dal 2012 in Pakistan ed è morto durante  un raid “amico” pare a gennaio di quest’anno, l’obiettivo era un covo di Al Qaeda.
Certo fa notizia è un nostro compatriota e mi dispiace molto. Ma sapete quanta gente è rimasta uccisa dai droni fino ad oggi?
Be sono circa 2500 persone “assassinate” da attacchi nascosti. La notizia è del febbraio 2015 quindi ad oggi il numero sarà sicuramente salito.
I droni USA incominciarono i loro raid dopo l’investitura di Obama avvenuta circa sei anni fa. Ci sono dati incredibilmente allarmanti, l’89% delle vittime causati dai droni in Pakistan sono civili.
Qualche giorno fa ho visto un documentario, “DRONI” di Tonje Hessen Schei che risale all’anno 2014 quindi abbastanza recente.
Cercherò di raccontarvi un breve riassunto.
Iniziava con le parole del presidente Obama che nel 2009 ricevette il premio Nobel per la pace: “Credo che gli USA devono continuare a dare l’esempio per quanto riguarda gli standard in condotta di guerra. Questo è quello che ci distingue da quelli che stiamo combattendo.”
Continua, nel documentario, Brandan Bryant un ex pilota di droni della forza aerea degli USA: “Siamo i peggiori guardoni, controlliamo una persona e questa persona non si rende conto di quello che gli succede.
Nessuno può scoprirci, e riceviamo l’ordine di mettere fine alla vita di quella persona.
I droni trascorrono le 24 ore del giorno controllando, duo o tre insieme, anche se sono quasi sempre tre o quattro. Quando sentiamo il rumore, abbiamo paura, queste le parole della gente del Pakistan.
Shahzad Akbar, Direttore Fondazione per i Diritti Fondamentali, sempre nel documentario è ancora più duro: “Il numero dei civili innocenti assassinati è molto elevato e questo dovrebbe essere oggetto di denuncia e investigazione. Se non c’è legge nè responsabilità allora non è una guerra contro il terrore, è la guerra del terrore.”
Chris Woods, autore del libro “Sudden Justice” continua questo triste scenario con queste parole: ” Esiste una guerra tra USA e Pakistan? No.
Il primo attacco registrato dalla CIA in Pakistan ha avuto luogo nel 2004. Ora il numero di attacchi è aumentato ad un attacco ogni due o tre giorni.
Senza dubbio si tratta di un programma di omicidio “industriale”.
Persone che non erano state accusate, che non erano state fermate e che non erano state condannate, semplicemente sono state assassinate.
Sono persone reali, di villaggi reali, in un paese reale.
Non è una guerra della Play Station, sono vite e morti reali.”
” E’ un crimine, perchè nessuna legge umanitaria permette di eliminare i sospettati o le loro famiglie – continua Imram Khan, Presidente Partito Movimento per la Giustizia in Pakistan- compresi bambini e donne e questo è quello che sta accadendo.
” E’ un crimine, perchè nessuna legge umanitaria permette di eliminare i sospettati o le loro famiglie – continua Imram Khan, Presidente Partito Movimento per la Giustizia in Pakistan- compresi bambini e donne e questo è quello che sta accadendo.
Il governo del Pakistan è complice di questi crimini, ed abbiamo un governo che serve gli interessi degli USA e non quelli del Pakistan.”
Sono strazianti anche le parole della gente intervistata.
“Mia madre stava fuori raccogliendo verdure, quando l’ammazzarono.
Spesso mi domando perchè ci ammazzano, perchè ammazzano gente innocente. Tutto è cambiato, non andiamo più nella scuola nè usciamo a giocare”, queste le parole di un giovane ragazzo pakistano.
Nel documentario, che ormai prende le sembianze di un videogioco, al quale abituiamo i nostri figli a giocare, riprende la parola Brandan Bryant: “A coloro che avevano qualche disturbo mentale o scrupoli, dicevano loro, taci e continua, fà il tuo lavoro!! Nessuno vuole ascoltare i tuoi lamenti.
Se volevi parlare con un terapeuta ti dicevano, ti toglieranno la tua autorizzazione di sicurezza!!
Questo spaventava molta gente. Ma potevamo vedere il cappellano.
Generalmente la risposta che ricevevamo era: “è parte del piano di Dio”.
L’esercito ha investito nella creazione di videogiochi, e li usa come un attrezzo di reclutamento.
Stiamo trattando con un collettivo di giovani molto differente. Stiamo spingendoli verso quell’ambiente di “assassinio.”
Noor Behram , reporter grafico in Wazirstan del Nord, nel documentario  racconta che: ” Una notte, nell’agosto del 2010, ebbe luogo un attacco orribile, i corpi dei bambini che erano morti stavano riversi al suolo. Sopravvissero tre bambini, l’onda d’urto li lanciò fuori dalla casa.
La cosa peggiore di quell’attacco fu che quei bambini riconobbero i loro fratelli.
Dicevano “questo è mio fratello !!” .
In quel momento i bambini non poterono riconoscere la loro madre ed il loro padre perchè erano irriconoscibili. Essi non capivano che i loro genitori erano morti.
Poi continua il presidente Obama : “Voglio assicurare che la gente capisca che i droni non hanno causato un gran numero di vittime civili.  Nella maggior parte sono stati attacchi molto precisi contro Al-Qaesa ed i loro “soci.”
Lawrence Wilkerson, Capo del Gabinetto del segretario di Stato Colin Powell, 2002-2005, aggiunge: “Non importa quanto precisa sia l’arma, se l’intelligenza di chi spara è sbagliata, e lo è.
Gli USA sono ossessionati dalla sicurezza nazionale la cui ragione di essere è la guerra.
Abbiamo creato un complesso terroristico industriale che si auto perpetua.
Il terrorismo è la scusa perfetta per la ricerca di una ragione per rimanere in questo stato di guerra permanente, possiamo continuare a fare eternamente la stessa cosa.”

Il nostro capo di Governo Matteo Renzi ha fatto visita al presidente Obama.
Perchè il Presidente americano non ha riferito subito a Renzi dell’accaduto e ha poi fatto le sue scuse all’Italia tramite i media?
Non mi pare un comportamento corretto…
Cosa si può capire dopo aver visto un documentario del genere?
Non è forse un atto di ipocrisia parlare di attacchi ben precisi solo contro i terroristi, mentre migliaia di persone hanno perso e continuano a perdere la vita a causa di questi droni?
Sembra un videogame ai quale ogni tanto gioco pure io tipo Call of Duty, ma questa è la triste realtà.
Esiste quindi, anche mentre sto scrivendo questo articolo, una guerra segreta, invisibile in atto dove persone normali come me che hanno famiglia perdono la vita senza una ragione precisa.
Vi sembra normale tutto ciò? Io rimango senza parole. (Sergio Tracchi)

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