Anche il Brasile scende in piazza, scontri a San Paolo contro l’aumento dei prezzi dei bus

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Il paragone è d’obbligo. Sono passate appena due settimane dall’inizio delle proteste in Turchiacontro il taglio degli alberi di Gezi Park che un nuovo episodio sembra nascere con presupposti simili da un’altra parte del mondo. I biglietti dell’autobus, metro e tram prendono il posto degli alberi e San Paolo quello di Istanbul. Questa notte la città brasiliana, ma anche Rio de Janeiro, sono state teatro, infatti, di violente manifestazioni contro l’aumento del 7% dei ticket dei trasporti pubblici.


Questo un video che sta facendo il giro del Brasile, che mostra la polizia locale che rompe il vetro della propria vettura, forse, per dare colpa ai manifestanti dell’accaduto.


A San Paolo la polizia ha usato gas lacrimogeni e pallottole di gomma per disperdere gli oltre 5000 manifestanti. Almeno 55 persone sono rimaste ferite, mentre oltre 160 sono state arrestate. Ma già martedì scorso 5mila persone avevano manifestato sull’Avenida Paulista, la principale arteria di San Paolo, provocando danni ingenti: dozzine di autobus incendiati, vetrine frantumate, persino bombe molotov. Gli scontri arrivano a un giorno dall’inizio della Confederation Cup 2013.

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