Taglio agli stipendi dei parlamentari: altro che equità, è l’ennesima presa in giro!
Alzi la mano chi nelle ultime settimane non ha pensato che fosse corretto dare un bel colpo di mannaja agli stipendi dei parlamentari.
Bene, finalmente in questo ambito qualcosa si muove. Dopo tante parole, ci saranno delle correzioni anche per gli stipendi per la “casta politica”.
L’ufficio di presidenza di Montecitorio ha deciso di ridurre lo stipendio dei 630 deputati «di 1.300 euro lordi», circa 700 euro netti. Lo ha annunciato il vicepresidente della Camera, Rocco Buttiglione, al termine della riunione durata più di due ore. Il provvedimento, ha spiegato l’esponente dell’Udc, sarà «immediatamente esecutivo» e non subirà cambiamenti anche «dopo la riunione di martedì in Senato». (…) L’ufficio di presidenza della Camera ha anche deciso che verrà tagliata del 10 per cento l’indennità di carica. Si tratta di quelle indennità percepite da «figure apicali», come il presidente della Camera, i vicepresidenti, i questori e i presidenti di commissione. Si tratta dell’indennità di carica (ossia quella voce di stipendio in più derivante dal maggiore carico di lavoro). (…) Buttiglione ha aggiunto che è stato inoltre stabilito che per i vitalizi si passa al sistema contributivo, che varrà anche per i dipendenti. (Source)
Wow, c’è da essere soddisfatti?
Riprendiamo un mio vecchio post, datato 12/12/2011, ma che è assolutamente attuale e che vi consiglio (cliccando sul link) di andarvi a rivedere in versione completa.
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Ma qual è lo stipendio giusto per un parlamentare? Tutti dicono che prendono troppo, ma quantificare non sembra facile… Ma esiste il modo per poter dare una giusta valutazione cercando di capire quale potrebbe essere una busta paga equa?
Certo, non è impresa semplice. Però tra le tante ipotesi, una in particolare mi è sembrata molto interessante. Ed è quella del Prof Pelegatti, , docente di Statistica Economica presso l’Università di Milano –Bicocca. Secondo il Prof. Pelegatti un metodo valido potrebbe essere quello di incrociare lostipendio dei parlamentari con il PIL pro capite del paese. Il risultato ottenuto è estremamente interessante. Infatti il grafico ci dice che in Europa c’è un vero equilibrio se si utilizzano queste variabili e la linea di regressione ottenuta dà segnali validissimi. Infatti il risultato inoltre ci fa vedere una fatto chiarissimo: SOLO IN ITALIA esiste questo folle trattamento economico per i Parlamentari. Italia e un po’ in Austria. Ma, permettetemi, l’Austria è tutto un altro mondo… (Source)
Certo, non è impresa semplice. Però tra le tante ipotesi, una in particolare mi è sembrata molto interessante. Ed è quella del Prof Pelegatti, , docente di Statistica Economica presso l’Università di Milano –Bicocca. Secondo il Prof. Pelegatti un metodo valido potrebbe essere quello di incrociare lostipendio dei parlamentari con il PIL pro capite del paese. Il risultato ottenuto è estremamente interessante. Infatti il grafico ci dice che in Europa c’è un vero equilibrio se si utilizzano queste variabili e la linea di regressione ottenuta dà segnali validissimi. Infatti il risultato inoltre ci fa vedere una fatto chiarissimo: SOLO IN ITALIA esiste questo folle trattamento economico per i Parlamentari. Italia e un po’ in Austria. Ma, permettetemi, l’Austria è tutto un altro mondo… (Source)
Ah ecco… avete tagliato lo stipendio lordo di ben 1.300 euro lordi mensili, che all’anno significa circa 15.000 euro lordi. Ma mi sembra di poter dire che il gap dalla media degli stipendi europei sia ancora BEN lontano da potersi dire chiuso. Dal grafico proposto qui sopra il parlamentare italiano dovrebbe avere uno stipendio ( per essere in linea con la media europea parametrata anche al PIL Pro Capite) pari a UN TERZO di quello attuale!Altro che 15.000 euro lordi in meno all’anno!
Ma non è tutto. Perché come sempre succede, c’è l’inganno.
Ma non è tutto. Perché come sempre succede, c’è l’inganno.
Un taglio legato a benefici fiscali e…alla creazione di un fondo…
Infatti indagando un pochino, si scopre che lo sconticino non è casuale, ma è stata decisa per evitare che, nel passaggio al nuovo sistema previdenziale, l’indennità dei parlamentari potesse subire un aumento a causa di un diverso trattamento fiscale.
Il passaggio dal vitalizio al contributo comporta infatti l’emersione di una quota di reddito, in quanto i versamenti previdenziali non sono tassati mentre lo erano le trattenute per i vitalizi. Inoltre questi 1.300 euro che verranno tagliati saranno accantonati in un fondo a tutela di eventuali ricorsi da parte dei deputati. (source)
Hai capito? Che schifo, e ci vogliono vendere questo abbattimento dello stipendio come se si fossero tolti il sangue dalle vene.
Qualcuno qualche giorno fa mi diceva che io ero schierato politicamente. Bene, mai come oggi posso dire che non solo non sono schierato politicamente, ma nutro un odio profondo per TUTTA QUESTA classe politica, che si dimostra sempre più egoista, corrotta e truffaldina. E tra le altre cose ci vuole prendere tutti per fessi.
Ma, come diceva un noto personaggio scomparso da poco, IO NON CI STO.
E di farmi prendere io giro da questi fattucchieri non mi sta affatto bene.
Qualcuno qualche giorno fa mi diceva che io ero schierato politicamente. Bene, mai come oggi posso dire che non solo non sono schierato politicamente, ma nutro un odio profondo per TUTTA QUESTA classe politica, che si dimostra sempre più egoista, corrotta e truffaldina. E tra le altre cose ci vuole prendere tutti per fessi.
Ma, come diceva un noto personaggio scomparso da poco, IO NON CI STO.
E di farmi prendere io giro da questi fattucchieri non mi sta affatto bene.
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