Ora Berlusconi vuole l'intervento in Italia dei Caschi Blu. pubblicata da QUI RADIO LONDRA
L'altro ieri al G8 di DEAUVILLE in Francia Berlusconi, presagendo il tracollo elettorale, è intervenuto ancora sui problemi della “giustizia”dopo il video in cui dice a Obama che in Italia c'è una dittatura dei giudici. All'inviato di Repubblica che gli domandava con quanti leader del G8 avesse parlato, il premier ha risposto: "Non solo con Barack Obama: ho parlato con tutti i leader del G8. Era mio dovere informarli su quello che su succede in Italia".
Ecco la svolta. Il mondo è informato. Ormai la maggioranza e il leader della coalizione giocano a carte scoperte. Non ci vuole la sfera di cristallo per capire cosa potrebbe bollire in breve nel calderone del centrodestra.
Berlusconi, pressato dagli elettori che lo abbandonano, temendo la resa dei conti con la giustizia italiana, si appresta, evidentemente, a chiedere l'intervento dei caschi blu dell'Onu per impedire alla magistratura di fare il proprio mestiere. Cerca il conforto e la protezione di Leader politici internazionali nel tentativo di trovare sostegno nella aspra lotta contro le nequizie dei magistrati “di sinistra” che “lo perseguitano”. Lui è il capo del governo ma, suo malgrado, è costretto a subire una “insana dittatura”: «La giustizia è una patologia, i pm interferiscono e mi perseguitano».
Anche il ministro Calderoli, autorevole esponente della Lega Nord, dopo aver vaneggiato di “meravigliose sorprese” riservate ai milanesi nel caso una nuova vittoria elettorale della coalizione che sosteneva Letizia Moratti, si supera (anche lui evidentemente sente odore di tracollo) e dichiara al Corriere della Sera, mirabile colpo di teatro, di voler trasferire la presidenza della Repubblica al Nord. Poi smentisce. Il quotidiano conferma e la querelle finisce in tribunale (almeno così pare). D'altronde se il ministro Calderoli, in un momento di entusiasmo, ha svelato i piani segreti della Lega per il nostro futuro, la colpa è senza dubbio dei giornalisti che non hanno il senso dell'opportunità e non sanno distinguere, durante una intervista con un ministro della Repubblica, tra le ciance da osteria e le prese di posizione serie e meditate. Chiaro che, se ci provassero davvero, a portare il Quirinale a Milano, o a Pontida, i caschi blu dell'Onu sarebbero di certo indispensabili, magari con i loro blindati in piazza del Duomo, sotto gli occhi esterrefatti della Madonnina.
L'europarlamentare leghista Mario Borghezio invece vedeva nero già qualche giorno prima. Terrorizzato da zingari e islamici già vede la Padania invasa e agisce su due fronti: da un lato vorrebbe veder scendere il carroccio dal carro berlusconiano "La Lega deve ricontrattare i termini dell'alleanza di Governo per far avanzare la strategia di liberazione del Nord". Dall'altro esalta la figura del boia di Sebrenica e si candida a rappresentarlo politicamente.
Evidentemente immemore dei bei tempi (tra l'85 e il '90) in cui frequentare amabilmente estremisti di destra islamofili come Claudio Mutti (Convertitosi all'Islam con il nome di Omar Amin ), Claudio Murelli, Salvatore Francia (più volte accusato di essere il terrorista numero uno di “Ordine nuovo”), Adriana Pontecorvo (sempre di “Ordine nuovo” e nei cui uffici bivaccava) e Oggero di Carmagnola (che stampava una rivista intitolata, “Jihad”), vantando una ideologia ferocemente antiamericana e soprattutto antigiudaica, ha commentato l'arresto del Boia di Sebrenica Ratko Mladic dicendo: - “Non ho visto le prove, i patrioti sono patrioti e per me Mladic lo e'. Quelle che gli rivolgono sono accuse politiche” Insomma le toghe rosse si sono impossessante anche del tribunale internazionale dell'Aja e perseguitano il povero Mladic come fanno con Berlusconi. “Sarebbe bene fare un processo equo – ha dichiarato Borghezio - ma del Tribunale dell'Aja ho una fiducia di poco superiore allo zero'. 'I Serbi avrebbero potuto fermare l'avanzata islamica in Europa'. Caschi Blu anche in Padania per fermare le orde islamiche che da Est minacciano il cuore dell'Europa Bianca e cristiana.
In Europa e nel mondo c'è apprensione per le sorti dello stivale, visti i toni, le fissazioni e le manie di persecuzione, i sintomi e le “patologie” della nostra classe di governo. E come dargli torto?
Luigi Grimaldi
Ecco la svolta. Il mondo è informato. Ormai la maggioranza e il leader della coalizione giocano a carte scoperte. Non ci vuole la sfera di cristallo per capire cosa potrebbe bollire in breve nel calderone del centrodestra.
Berlusconi, pressato dagli elettori che lo abbandonano, temendo la resa dei conti con la giustizia italiana, si appresta, evidentemente, a chiedere l'intervento dei caschi blu dell'Onu per impedire alla magistratura di fare il proprio mestiere. Cerca il conforto e la protezione di Leader politici internazionali nel tentativo di trovare sostegno nella aspra lotta contro le nequizie dei magistrati “di sinistra” che “lo perseguitano”. Lui è il capo del governo ma, suo malgrado, è costretto a subire una “insana dittatura”: «La giustizia è una patologia, i pm interferiscono e mi perseguitano».
Anche il ministro Calderoli, autorevole esponente della Lega Nord, dopo aver vaneggiato di “meravigliose sorprese” riservate ai milanesi nel caso una nuova vittoria elettorale della coalizione che sosteneva Letizia Moratti, si supera (anche lui evidentemente sente odore di tracollo) e dichiara al Corriere della Sera, mirabile colpo di teatro, di voler trasferire la presidenza della Repubblica al Nord. Poi smentisce. Il quotidiano conferma e la querelle finisce in tribunale (almeno così pare). D'altronde se il ministro Calderoli, in un momento di entusiasmo, ha svelato i piani segreti della Lega per il nostro futuro, la colpa è senza dubbio dei giornalisti che non hanno il senso dell'opportunità e non sanno distinguere, durante una intervista con un ministro della Repubblica, tra le ciance da osteria e le prese di posizione serie e meditate. Chiaro che, se ci provassero davvero, a portare il Quirinale a Milano, o a Pontida, i caschi blu dell'Onu sarebbero di certo indispensabili, magari con i loro blindati in piazza del Duomo, sotto gli occhi esterrefatti della Madonnina.
L'europarlamentare leghista Mario Borghezio invece vedeva nero già qualche giorno prima. Terrorizzato da zingari e islamici già vede la Padania invasa e agisce su due fronti: da un lato vorrebbe veder scendere il carroccio dal carro berlusconiano "La Lega deve ricontrattare i termini dell'alleanza di Governo per far avanzare la strategia di liberazione del Nord". Dall'altro esalta la figura del boia di Sebrenica e si candida a rappresentarlo politicamente.
Evidentemente immemore dei bei tempi (tra l'85 e il '90) in cui frequentare amabilmente estremisti di destra islamofili come Claudio Mutti (Convertitosi all'Islam con il nome di Omar Amin ), Claudio Murelli, Salvatore Francia (più volte accusato di essere il terrorista numero uno di “Ordine nuovo”), Adriana Pontecorvo (sempre di “Ordine nuovo” e nei cui uffici bivaccava) e Oggero di Carmagnola (che stampava una rivista intitolata, “Jihad”), vantando una ideologia ferocemente antiamericana e soprattutto antigiudaica, ha commentato l'arresto del Boia di Sebrenica Ratko Mladic dicendo: - “Non ho visto le prove, i patrioti sono patrioti e per me Mladic lo e'. Quelle che gli rivolgono sono accuse politiche” Insomma le toghe rosse si sono impossessante anche del tribunale internazionale dell'Aja e perseguitano il povero Mladic come fanno con Berlusconi. “Sarebbe bene fare un processo equo – ha dichiarato Borghezio - ma del Tribunale dell'Aja ho una fiducia di poco superiore allo zero'. 'I Serbi avrebbero potuto fermare l'avanzata islamica in Europa'. Caschi Blu anche in Padania per fermare le orde islamiche che da Est minacciano il cuore dell'Europa Bianca e cristiana.
In Europa e nel mondo c'è apprensione per le sorti dello stivale, visti i toni, le fissazioni e le manie di persecuzione, i sintomi e le “patologie” della nostra classe di governo. E come dargli torto?
Luigi Grimaldi
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