VOGLIAMO SAPERE QUANTO, COME E DOVE SONO STATI SPESI GLI SMS DA 1€ E GLI ALTRI FONDI PER L'ABRUZZO. CHIEDIAMO TRASPARENZA AMMINISTRATIVA!
Buongiorno a tutti voi 4298 membri,
vorrei potervi dire che finalmente abbiamo ottenuto risposte, che i documenti al dettaglio sono disponibili aggiornati sul sito della Protezione Civile, che il giornalista Gianluca Martelliano è riuscito a contattare il Dott. Borrelli e i membri del Comitato dei Garanti, e che a L'Aquila e zone limitrofe la situazione è in miglioramento.
Non immaginate quanto lo desideri.
La situazione invece è immobile.
Quel che è peggio è che diversi organi di informazione, in particolare della carta stampata e online, continuano a concentrare l'attenzione unicamente sulle macerie.
E' una situazione grottesca:
Non viene portato avanti il concetto di prevenzione. E' come se fosse stata una fatalità, che adesso si sta faticosamente gestendo.
Basterebbe questa domanda: Una situazione del genere è accaduta in passato ed è ripetibile? Sì.
Questo è sufficiente ad inchiodare la Protezione Civile alle responsabilità dela gestione post-terremoto da una parte e pre-terremoti futuri dall'altra. Sono finiti i soldi si continua a ripetere.
Come sono stati spesi al dettaglio? Nessuno lo chiede. NESSUNO.
E sì che diversi tra voi hanno inviato email, fatto domande, passato la voce.
E' forse il caso di ripetere la cifra necessaria stimata per sistemare la situazione in Abruzzo: 12 miliardi di euro.
Guardate questa mappa: http://zonesismiche.mi.ingv.it/mappa_ps_apr04/italia.html
Allora io comincio a sentirmi venir meno quando non leggo la nostra domanda posta da alcun giornale, perchè c'è esiste un rapporto del '99 che indica gli edifici non sicuri in caso di terremoto. E' il rapporto Barberi.
http://www.corriere.it/cronache/09_aprile_16/imarisio_sarzanini_barberi_e_il_dossier_dimenticato_9194ac06-2a4a-11de-a92d-00144f02aabc.shtml
Questo è un incubo ad occhi aperti, è come viaggiare in autostrada senza i freni, quella mappa indica le zone dove è più probable che si verifichi un terremoto con una magnitudo elevata.
I terremoti in Friuli, in Irpinia, in Umbria e nelle Marche e in ultimo in Abruzzo, coi loro morti non sono serviti a niente.
Memorizzatela bene quella mappa perchè anche in questo momento mentre state leggendo queste parole, molte persone vivono, lavorano, si spostano in luoghi potenzialmente letali.
Io non so se il Dott. Giuliani abbia realmente sviluppato un metodo per "predire" i terremoti. So che questo metodo non è in uso in quelle zone e che attualmente non si può prevedere un terremoto.
Quindi al prossimo terremoto che potrebbe avvenire tra un mese come tra 400 anni si tornerà a parlare di ricostruzione, di raccolte fondi, di gestione degli stessi e così via.
C'è un'immagine che descrive bene questa situazione: dei bambini che giocano lungo dei binari dove di rado passa un treno velocissimo.
Far notare la cosa ai presenti e sentirsi dire "Eh vabbè, tanto non passa mai!"
La tentazione di gettare la spugna è veramente tanta.
Buona giornata a tutti.
Stefano
vorrei potervi dire che finalmente abbiamo ottenuto risposte, che i documenti al dettaglio sono disponibili aggiornati sul sito della Protezione Civile, che il giornalista Gianluca Martelliano è riuscito a contattare il Dott. Borrelli e i membri del Comitato dei Garanti, e che a L'Aquila e zone limitrofe la situazione è in miglioramento.
Non immaginate quanto lo desideri.
La situazione invece è immobile.
Quel che è peggio è che diversi organi di informazione, in particolare della carta stampata e online, continuano a concentrare l'attenzione unicamente sulle macerie.
E' una situazione grottesca:
Non viene portato avanti il concetto di prevenzione. E' come se fosse stata una fatalità, che adesso si sta faticosamente gestendo.
Basterebbe questa domanda: Una situazione del genere è accaduta in passato ed è ripetibile? Sì.
Questo è sufficiente ad inchiodare la Protezione Civile alle responsabilità dela gestione post-terremoto da una parte e pre-terremoti futuri dall'altra. Sono finiti i soldi si continua a ripetere.
Come sono stati spesi al dettaglio? Nessuno lo chiede. NESSUNO.
E sì che diversi tra voi hanno inviato email, fatto domande, passato la voce.
E' forse il caso di ripetere la cifra necessaria stimata per sistemare la situazione in Abruzzo: 12 miliardi di euro.
Guardate questa mappa: http://zonesismiche.mi.ingv.it/mappa_ps_apr04/italia.html
Allora io comincio a sentirmi venir meno quando non leggo la nostra domanda posta da alcun giornale, perchè c'è esiste un rapporto del '99 che indica gli edifici non sicuri in caso di terremoto. E' il rapporto Barberi.
http://www.corriere.it/cronache/09_aprile_16/imarisio_sarzanini_barberi_e_il_dossier_dimenticato_9194ac06-2a4a-11de-a92d-00144f02aabc.shtml
Questo è un incubo ad occhi aperti, è come viaggiare in autostrada senza i freni, quella mappa indica le zone dove è più probable che si verifichi un terremoto con una magnitudo elevata.
I terremoti in Friuli, in Irpinia, in Umbria e nelle Marche e in ultimo in Abruzzo, coi loro morti non sono serviti a niente.
Memorizzatela bene quella mappa perchè anche in questo momento mentre state leggendo queste parole, molte persone vivono, lavorano, si spostano in luoghi potenzialmente letali.
Io non so se il Dott. Giuliani abbia realmente sviluppato un metodo per "predire" i terremoti. So che questo metodo non è in uso in quelle zone e che attualmente non si può prevedere un terremoto.
Quindi al prossimo terremoto che potrebbe avvenire tra un mese come tra 400 anni si tornerà a parlare di ricostruzione, di raccolte fondi, di gestione degli stessi e così via.
C'è un'immagine che descrive bene questa situazione: dei bambini che giocano lungo dei binari dove di rado passa un treno velocissimo.
Far notare la cosa ai presenti e sentirsi dire "Eh vabbè, tanto non passa mai!"
La tentazione di gettare la spugna è veramente tanta.
Buona giornata a tutti.
Stefano
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