Tutto sotto controllo c'è la STANGATA...


L'uscita di sicurezzaPREVIDENZA
Arriva la finestra a "scorrimento"
Andranno in pensione più tardi dipendenti e lavoratori autonomi. Il nuovo meccanismo prevede la sostituzione delle due finestre di uscita per l'anzianità e delle 4 per la vecchiaia nel 2012 con una unica finestra "mobile". Scatterà per coloro che matureranno i diritti per andare in pensione nel 2011: queste persone andranno in pensione nel 2012 ad un anno esatto dalla maturazione dei diritti (i dipendenti) e a 18 mesi (gli autonomi). Ciascuno avrà una personale finestra di uscita. Il meccanismo è una sorta di "lodo Mastrapasqua" (il presidente Inps) che lo ha proposto per uscire dall'impasse nata dopo l'idea della finestra unica che avrebbe costretto molti pensionandi ad attendere fino a 20 mesi.
LAVORATRICI STATALI
Donne in pensione più tardi
Donne in pensione più tardi: anche le statali pagheranno lo scotto della manovra da 24 miliardi. L'elevamento dell'età pensionabile delle lavoratrici del pubblico impiego a 65 anni avverrà in anticipo, a gennaio del 2016. Il provvedimento prevede un'accelerazione dell'età pensionabile delle lavoratrici pubbliche con una diversa scansione rispetto all'attuale avvicinamento ai 65 anni. In particolare è previsto che dal primo gennaio 2010 il requisito anagrafico per andare in pensione sale di un anno, sarà di 62 anni al luglio 2011, di 63 a gennaio del 2013, di 64 anni a luglio 2014 e di 65 anni a gennaio del 2016.
PUBBLICO IMPIEGO
Stipendi bloccati per quattro anni
Statali nel mirino della manovra. Saranno congelati gli stipendi dei dipendenti pubblici per il quadriennio 2010-2013. La massa salariale, compreso il trattamento accessorio, non potrà quindi superare il livello del 2009. Una misura, questa, che non va conteggiata nella correzione di 24 miliardi in due anni, poiché si tratta di risorse non ancora stanziate. Senza il blocco si sarebbero dovuti spendere all'incirca 5 miliardi. Prevista anche l'estensione del blocco del turnover. Inoltre ai pubblici dipendenti che vanno in pensione nel 2011 e nel 2012 la liquidazione verrà erogata in tre rate. Dimezzate le spese per i precari nel pubblico impiego.
DIRIGENTI PUBBLICI
Tagli per redditi oltre 90 mila euro
Colpiti i dirigenti pubblici. Per coloro che guadagnano da 90mila a 130mila euro arriva un taglio del 5% della parte che eccede i 90 mila euro, che sale al 10% oltre i 130mila euro di reddito. Si tratta di una misura che dovrebbe colpire un ampio spettro dei settori apicali della pubblica amministrazione. Oltre ai dirigenti di prima fascia dei ministeri, ci sarebbero anche quelli di seconda fascia delle Agenzie delle entrate e del territorio, oltre ai magistrati, i prefetti, i diplomatici e i medici di base. Già si levano proteste: "Appaiono ispirati a valutazioni di impronta demagogica e sono iniqui i prospettati provvedimenti economici del Governo, che incidono sulle retribuzioni dei magistrati e dei dirigenti pubblici", ha dichiarato ieri Magistratura Indipendente.
MINISTERI
Le consulenze sono quasi azzerate
Cura severa per ministeri, consulenze ed organismi collegiali. In questo caso più del bisturi è stata usata la scure. È previsto un taglio 10% sulle spese dei ministeri, ma resterebbero escluse la scuola e le missioni estere. Previsto inoltre un taglio dell'80% alle spese della pubblica amministrazione per studi e consulenze, relazioni pubbliche, convegni, mostre e pubblicità, sponsorizzazioni e auto-blu. Dal prossimo anno tutte le indennità, i compensi, i gettoni di presenza di chi fa parte di varie commissioni, nonché le retribuzioni corrisposte dalla pubblica amministrazione, sono ridotti automaticamente del 10%.
DISABILI E INPS
Contributo per chi è invalido all'80%
Stretta sulle pensione di invalidità. Per ottenere la pensione a sostegno di disabili e portatori di menomazioni, bisognerà dimostrare di avere una invalidità dell'80 per cento (e non più, come avviene fino ad oggi, del 74 per cento). Prevista anche una stretta sui controlli che saranno intensificati attraverso una vera e propria operazione a tappeto che riguarderà 200 mila posizioni. Novità anche sul vertice dell'Inps: con una vera e propria rivoluzione, condivisa dai sindacati, sarà abolito il Consiglio di amministrazione. Al suo posto verrà creato un modello di governo leggero, alla tedesca, dove rimarranno il presidente e il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza.
IMMOBILI
Sconti fiscali sugli abusi edilizi
Arriva la sanatoria per 2 milioni di case sfuggite al catasto e ora scovate, ma arriva soprattutto una sanatoria fiscale per chiunque abbia commesso abusi modificando la consistenza e la destinazione di un'immobile, che apre le porte a un vero e proprio condono edilizio (si parla di un emendamento in Parlamento che eviti anche le sanzioni urbanistiche). Si chiede di regolarizzare il tutto entro il 31 dicembre di quest'anno, e in cambio si concede di pagare le tasse solo dal 1° gennaio 2009 e un terzo delle sanzioni. Decorsa la data del 31 dicembre senza regolarizzazione, gli interessati incapperanno in una sanzione che varrebbe 1/3 del valore catastale.
ENTI LOCALI
Dieci miliardi di sacrifici
Regioni e Comuni contribuiranno alla manovra per circa 10 miliardi in tre anni. Per il prossimo anno il taglio alle Regioni sarà di circa 4 miliardi e per i Comuni di 800 milioni. E' prevista anche un irrigidimento del Patto di Stabilità interno con uno sblocco degli investimenti e delle entrate locali solo a partire dal 2012. Ai Comuni sarà comunque riconosciuta una quota pari al 33 per cento delle somme reperite ogni anno dalla lotta all'evasione. Per la sanità regionale si prevede una proroga dell'esenzione del ticket, l'implementazione del progetto tessera sanitaria, la prosecuzione dei piani di rientro, il potenziamento del meccanismo di acquisti centralizzati e il controllo della spesa farmaceutica.
SOCIETA' DI STATO
Dividendi a riduzione del debito
I dividendi delle spa di Stato andranno a riduzione del debito e a pagare gli interessi sui Bot. Una novità, perché fino ad oggi a riduzione del debito andavano solo i proventi delle privatizzazioni. Le maggiori entrate delle società partecipate dallo Stato che si dovessero realizzare negli anni 2011 e 2012 per utili e dividendi non derivanti da distribuzione riserve saranno versate al bilancio dello Stato. Andranno, fino all'importo massimo di 500 milioni ad un apposito Fondo dell'Economia per essere prioritariamente utilizzate per concorrere agli oneri relativi al pagamento degli interessi sul debito pubblico. Le società in perdita non potranno fare aumenti di capitale.
AUTOSTRADE E GRA
Stangata in arrivo sui pedaggi
Nuovi pedaggi autostradali nelle tratte Anas e possibile pagamento anche sul Grande raccordo anulare di Roma. Sarà un decreto del presidente del Consiglio a stabilire i criteri per l'applicazione del pedaggio. La maggiorazione tariffaria non potrà comunque comportare un incremento superiore al 25% del pedaggio dovuto. Entro il 31 dicembre 2011 l'Anas è inoltre autorizzata ad applicare una maggiorazione tariffaria forfettaria di un euro per le classi di pedaggio A e B (scooter, auto normali, piccoli bus e camion) e di 2 euro per le classi di pedaggio 3, 4 e 5 (auto con rimorchio, bus grandi, camion grandi). L'aumento scatterà presso le stazioni delle autostrade in concessione (incluse quelle che si interconnettono con i raccordi).
GOVERNO E PARLAMENTO
Ministri e sottosegretari: compensi ridotti del 10%
A partire dal primo gennaio 2011 lo stipendio complessivo di ministri, sottosegretari e parlamentari viene tagliato del 10 per cento rispetto al trattamento del 2010. Arriva un taglio diretto alle tasche dei membri del governo. Mentre l'analoga misura per i parlamentari sarà decisa in completa autonomia dalle istituzioni di Camera e Senato dopo la riduzione già avvenuta nel 2006 e dopo il blocco delle anzianità per i dipendenti voluto dal presidente Gianfranco Fini. Nell'articolato varato ieri dal consiglio dei ministri e assemblato dal Tesoro anche la riduzione delle spese del Quirinale. L'entità dei tagli, anche in questo caso, sarà comunque decisa autonomamente dalle singole amministrazioni. I risparmi che si otterranno per gli anni 2011-2012 e 2013 andranno al fondo per le politiche sociali.
CURA DIMAGRANTE
Le nove Province e gli enti inutili
Le province con un numero di abitanti inferiori a 220.000, che non confinano con Stati esteri e che non sono nelle regioni a Statuto speciale, saranno soppresse. Le competenze e gli uffici saranno trasferiti ad altre Province. Si tratta di nove Province: Asti, Ascoli Piceno, Massa Carrara, Matera, Fermo, Crotone, Vibo Valentia, Rieti e Isernia. Intervento-ghigliottina anche su una serie di enti. Vengono soppressi Ipsema (in bilico fino all'ultimo momento), Ispel e Ipost. Ma anche l'Isae, l'Ice e l'Ente italiano Montagna. Salta o viene ridotto inoltre il finanziamento a 72 enti, tra cui il Museo della Liberazione. Si dovrà dire addio al vecchissimo Comitato Sir che prese in carico le società chimiche di Nino Rovelli, ed anche alla Rel, la finanziaria pubblica costituita qualche anno più tardi per sostenere il risanamento dell'industria elettronica.
LOTTA ALL'EVASIONE
Niente contante sopra 5 mila euro
Dura lotta all'evasione. Sarà reintrodotta una soglia oltre la quale non potranno essere usati i denari contanti: la soglia per della tracciabilità, oggi a 12.500 euro, sarà fissata a quota 5.000 euro. Nell'ambito della lotta agli evasori si prevede anche l'obbligo di emettere fattura elettronica sopra i 3.000 euro. Stretta anche sulle compensazioni Iva e introduzione del nuovo redditometro: per risalire al reddito guadagnato dallo stile di vita, viene aggiornato nei parametri: addio roulotte, contano invece una serie di nuove spese, come quelle per aderire a club esclusivi, gli acquisti di mini-car, i soldi spesi in vacanze esotiche. Viene anche ridotta (dal 25 al 20 per cento) la soglia di scostamento oltre la quale scatta l'accertamento da parte degli sceriffi dell'Agenzia delle Entrate o della Guardi di Finanza.

Gli Amici di Beppe Grillo di Roma.

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