CI VUOLE UNA RIVOLTA SOCIALE...IL RESTO SONO CHIACCHERE...

La manovra economica annunciata è inaccettabile. Per consentire allo Stato di pagare i banchieri, acquirenti dei titoli pubblici, si colpiscono i lavoratori e i servizi sociali, già massacrati dalle politiche di 20 anni. La disponibilità collaborativa del PD dimostra la sua dipendenza da Confindustria e dalla finanza. Le sinistre politiche e sindacali si assumano ora le proprie responsabilità. Non possono salvarsi l’anima con dissensi platonici o scioperetti simbolici. E’ necessaria la preparazione di uno sciopero generale vero, a carattere prolungato, sino al ritiro delle misure annunciate, combinato con l’assedio di massa del governo e del Parlamento. E’ l’ora di una rivolta sociale: l’unica che possa fermare il governo e aprire una pagina nuova.
P.C.L.
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