Prove di contestazione violenta

25 aprile, fischi alla Polverini Zingaretti colpito a un occhio La solidarietà di Alemanno


La presidente della regione Lazio è stata duramente contestata alla manifestazione dell'Associazione Nazionale Partigiani a porta San Paolo. Ne ha fatto le spese anche il presidente della provincia, colpito a un occhio da un frutto.

Roma, 25 aprile 2010 - Renata Polverini è stata duramente contestata oggi da un gruppo di partecipanti alla manifestazione del 25 aprile a Porta San Paolo dell'Associazione Nazionale Partigiani a porta San Paolo a Roma. Al suo indirizzo sono stati lanciati oggetti, accompagnati da urla di disapprovazione. Ne ha fatto le spese anche il presidente della provincia Nicola Zingaretti, che le era accanto, colpito a un occhio.


La presidente della regione Lazio, che stava salendo sul palco per il suo intervento, ha fatto dietrofront e se ne è andata. Stessa decisione ha preso anche Zingaretti.



La folla ha iniziato a rumoreggiare già quando Polverini si stava avvicinando al palco insieme con Zingaretti e il presidente dell’Anpi Massimo Rendina. Qualcuno ha urlato "Polverini vattene" e "fascista".


Rendina ha tentato di placare gli animi. "State calmi", ha detto, "noi rispettiamo le istituzioni libere e democratiche, le abbiamo volute noi". Stesso richiamo è arrivato da Zingaretti.


Il loro appello è rimasto però inascoltato. Sono iniziate a piovere sul palco monetine, uova, palle di carta e frutti.
Si è sentito anche lo scoppio di qualche fumogeno, e a quel punto, riferiscono fonti vicine alla Polverini, "si è ritenuto di lasciare la cerimonia perchè non c’erano più le condizioni per intervenire".





LA SOLIDARIETA' DI ALEMANNO




“Piena solidarietà ai presidenti Polverini e Zingaretti per l`ignobile e violenta provocazione di cui sono stati fatti oggetto a Porta San Paolo”. Lo afferma il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che commenta così la contestazione avvenuta nei confronti del neo governatore del Lazio, Renata Polverini e del presidente della Provincia, Nicola Zingaretti.


“In particolare, non posso non dare un sincero riconoscimento a Nicola Zingaretti - ha aggiunto - per il coraggio civile che ha dimostrato reagendo alle contestazioni rivolte al Presidente della Regione Lazio. I responsabili di queste provocazioni e di queste violenze sono un pugno di mascalzoni, provenienti dai centri sociali, che si nascondono dietro motivazioni politiche antifasciste, ma che non hanno nulla a che fare con le associazioni partigiane e con la stragrande maggioranza dei partecipanti alla manifestazione”.


“Rimane però il problema di isolare definitamene questi violenti, privandoli di ogni alibi politico e di ogni agibilità. Per troppo tempo - prosegue Alemanno - la manifestazione di Porta San Paolo è rimasta preclusa agli esponenti di centrodestra: lo scorso anno io stesso sono stato costretto a rinunciare a partecipare per evitare incidenti, mentre quest`anno non è stato neppure rivolto un chiaro invito al Comune di Roma ad intervenire. È necessario che, all`indomani di questo bruttissimo episodio, ci sia una scelta definitiva da parte di tutti per impedire agli estremisti di sinistra di strumentalizzare il 25 Aprile contro i rappresentanti delle Istituzioni democraticamente eletti, che - secondo questi irresponsabili - hanno la “colpa” di essere di centrodestra”.

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