Con un po' di indecisione ha fatto la scelta giusta




(AGI) - Roma, 27 ott.

Piero Marrazzo nel pomeriggio ha rassegnato le dimissioni da presidente della Regione Lazio.
Dopo che la giunta regionale le avra' ratificate rimarra' in carica solo per l'ordinaria amministrazione e scatteranno i novanta giorni di tempo che la Regione ha per indire le elezioni. A questi novanta giorni seguiranno i 45 giorni previsti dalla normativa per la campagna elettorale. A questo punto la prima data utile per il rinnovo dell'esecutivo regionale del Lazio e' quella del 7-8 marzo 2010. In mattinata il suo avvocato Luca Petrucci aveva detto che "Marrazzo e' in un istituto religioso ha bisogno di riflettere sulla sua vita per uscire da questa situazione e per ritrovare se stesso. La famiglia ha promesso di stargli accanto e speriamo che cio' lo aiuti". Negli ambienti giudiziari di piazzale Clodio si smentisce, tra l'altro, l'ipotesi di un'iscrizione sul registro degli indagati dell'ex presidente della Regione Lazio: "Non c'e' stata alcuna convocazione in procura di Piero Marrazzo e non e' neppure previsto che debba essere sentito. Almeno per il momento". Chi indaga sottolinea anche che "allo stato degli atti non ci sono tracce di altri esponenti politici sotto ricatto perche' finiti nel giro di trans". In procura si ribadisce che Marrazzo, in questa vicenda, rimane parte offesa: dunque, non sara' aperto nei suoi confronti un procedimento per l'ipotesi di peculato (in relazione all'uso dell'auto blu) e per quella di corruzione (con riferimento al denaro preso dai carabinieri che hanno fatto il blitz nell'appartamento del trans in via Gradoli). Quanto al peculato, Marrazzo aveva diritto all'auto di servizio e con quella poteva andare dove voleva; quanto alla corruzione, gli inquirenti ritengono che il video sia stato girato dai due carabinieri 'infedeli' (Carlo Tagliente e Luciano Simeone) e che l'uomo politico sia stato vittima di un ricatto senza sapere di essere stato filmato. Per Petrucci "i tremila euro lasciati sul tavolo in quell'appartamento non erano di Marrazzo ma del trans, rappresentavano il provento dell'attivita' di giornata di Natalie. Marrazzo, prima dell'arrivo dei carabinieri in quell'appartamento, aveva duemila euro in tasca". Marrazzo, che - dice Petrucci - resta consigliere regionale nonostante l'autosospensione dall'incarico di presidente, e' in questa vicenda "parte offesa perche' vittima di un ricatto ordito da corpi deviati dello Stato che si fanno i fatti altrui e vanno a taglieggiare i trans". Secondo alcune fonti in Regione Marrazzo "si potrebbe dimettere oggi, domani o fra un mese". Per il viceministro alla Salute Ferruccio Fazio, sara' nominato "quanto prima" dal governo il nuovo commissario straordinario alla Sanita' della Regione Lazio, dopo le dimissioni di Marrazzo.(

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