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Visualizzazione dei post da novembre, 2023

Greenpeace: «Shell chiede 8 milioni di dollari per zittire ogni protesta»

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 Dal Web  «Il gigante petrolifero Shell ha avviato un’azione legale intimidatoria contro Greenpeace UK e Greenpeace International, chiedendo di interrompere per sempre ogni protesta contro le sue infrastrutture in mare o in porto, in qualsiasi parte del mondo, pena un’ingiunzione e una richiesta di risarcimento danni di 8,6 milioni di dollari»: a renderlo noto è la stessa Greenpeace. «Il gigante petrolifero Shell ha avviato un’azione legale intimidatoria contro Greenpeace UK e Greenpeace International, chiedendo di interrompere per sempre ogni protesta contro le sue infrastrutture in mare o in porto, in qualsiasi parte del mondo, pena un’ingiunzione e una richiesta di risarcimento danni di 8,6 milioni di dollari»:   a renderlo noto è la stessa Greenpeace . «L’azione legale è la risposta di Shell alla protesta pacifica di sei attiviste e attivisti di Greenpeace International, avvenuta all’inizio di quest’anno, che avevano occupato per tredici giorni (dal 31 gennaio al 12 f...

Basta glifosato: 13 associazioni chiedono ai ministri italiani di bloccare l’autorizzazione all’uso in Europa

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  Dal Web Tredici associazioni e ONG hanno inviato una lettera aperta ai Ministri dell'Ambiente, dell'Agricoltura e della Salute, chiedendo di opporsi al rinnovo dell'autorizzazione per il glifosato nell'Unione Europea.  La richiesta si basa su nuove prove scientifiche che indicano il potenziale cancerogeno del glifosato, incluso uno studio promosso dall'Istituto Ramazzini I cittadini europei stanno rischiando seriamente di veder autorizzare di nuovo il glifosato  negli stati membri per altri 10 anni, ma non senza protestare.  Sono molte infatti le evidenze scientifiche che mostrano la pericolosità di questo principio attivo ancora troppo utilizzato in agricoltura. Famose le cause e  class action  americane (ma non solo) intentate da persone esposte all’erbicida e gravemente danneggiate dai suoi effetti collaterali. Ultimamente, ha fatto molto scalpore in Francia, il caso di un ragazzo nato con gravi malformazioni in seguito all’esposizione al glifosato dur...

Cuocere cibi in acqua inquinata da PFAS contamina gli alimenti e aumenta i rischi per la salute: la ricerca di CNR e Greenpeace

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 Dal Web Diversi alimenti comunemente consumati sulle nostre tavole come pasta, riso, carote, patate e manzo, se cotti in acqua contaminata da PFAS (composti per- e poli-fluoroalchilici), possono diventare a loro volta una fonte di questi pericolosi inquinanti. Lo rivela un’indagine di laboratorio preliminare condotta da Greenpeace Italia e CNR-IRSA. di  Redazione  Diversi alimenti comunemente consumati sulle nostre tavole come pasta, riso, carote, patate e manzo, se cotti in acqua contaminata da PFAS (composti per- e poli-fluoroalchilici), possono diventare a loro volta una fonte di questi pericolosi inquinanti.  Lo rivela un’indagine di laboratorio preliminare condotta da Greenpeace Italia e CNR-IRSA , secondo cui la presenza di PFAS negli alimenti cotti in acqua contaminata può essere decine di volte superiore rispetto agli alimenti crudi.  Negli esperimenti realizzati da Greenpeace Italia e CNR-IRSA sono stati lessate porzioni di pasta, riso, carot...