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Visualizzazione dei post da luglio, 2018

Il falso ambientalismo dei colossi dell'energia

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Dal Web Diffidate dai "falsi amici" della sostenibilità, dalle multinazionali che si dipingono la "faccia" di verde e si ergono a nuovi paladini dell'ambiente. Il lupo perde il pelo ma non il vizio... di  Paolo Ermani  L’energia è una delle fonti di guadagno maggiori a livello mondiale. Gli interessi in gioco sono enormi, vengono combattute guerre e si fa qualsiasi atto più o meno violento per accaparrarsi le risorse energetiche. Nell’era dei combustibili fossili, arma a doppio taglio che da una parte hanno dato impulso al progresso in maniera velocissima, dall’altro in maniera altrettanto veloce ci stanno portando all’estinzione, sono nati dei colossi dell’energia che hanno costruito un potere vasto e ramificato che controlla governi, banche, istituzioni varie e mezzi di informazione. Il loro influsso è così grande che nonostante siano tra gli imputati principali del rischio dell’estinzione umana possono ancora tranquillamente operare sul mercato invec...

COCA COLA, PEPSI E LA POLITICA DELLA SICUREZZA ALIMENTARE

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Dal Web In una democrazia, bandire prodotti e attivita’ dannose e’ un’espressione della liberta’ e dei diritti dei cittadini. La messa al bando protegge i cittadini dai rischi per la salute e per l’ambiente. E’ per questo che il fumo è stato vietato nei luoghi pubblici. E’ per questo che le sostanze dannose per l’ozono sono state proibite dal Protocollo di Montreal. E’ per questo che la Convenzione di Basilea ha bandito il commercio di rifiuti tossici e pericolosi. La Coca Cola e la Pepsi sono entrate senza dubbio a far parte del gruppo dei prodotti tossici e dannosi che e’ necessario bandire per proteggere la salute dei cittadini e per proteggere l’ambiente. Il 22 agosto la campagna “Coca Cola e Pepsi lasciate l’India” ha intensificato l’attività per bandire Coca Cola e Pepsi con una giornata di azioni per “bandire Coca Cola e Pepsi”. Il Kerala ha bandito le coca cole. Il Karnataka, il Madhya Pradesh, il Gujarat, il Rajastan hanno vietato le bevande analcoliche dalle istituzioni e...

Gli aerei ci soffocheranno

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Dal Web Ogni giorno più di centomila aerei si alzano in volo inquinando i cieli e l'impatto inquinante contribuisce attivamente al cambiamento climatico. Un altro tassello di un sistema che "non tiene più". di Antonella Litta  Il trasporto aereo è la forma di mobilità che più incide sul cambiamento climatico ed ha un impatto negativo sull’ambiente, gli ecosistemi e la salute umana. Negli ultimi decenni, il traffico aereo ha registrato infatti una fase di crescita pressoché costante soprattutto per quanto riguarda il settore del  trasporto merci e quello dei voli low cost, solitamente legato al turismo definito anche “ mordi e fuggi” determinando così  un incremento importante del suo impatto negativo sull’ambiente , soprattutto in termini di inquinamento atmosferico ed acustico. Ogni giorno più di centomila aerei si alzano in volo inquinando i cieli. Purtroppo, il trasporto aereo, colpevolmente e raramente, viene incluso tra i settori nei quali intervenire ...

Sta per salpare la macchina per pulire gli oceani dalla plastica di Boyan Slat

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DalWeb Si chiama  Ocean CleanUp Array , la straordinaria invenzione dell’allora 18enne  Boyan Slat.  Un’idea partita come un sogno dall’acuta mente del giovane, che ha ideato un dispositivo in grado di catturare  milioni di  tonnellate di rifiuti  in appena 5 anni. Aveva solo 19 anni quando capì che voleva e poteva ripulire gli oceani dalla plastica grazie a una sua rivoluzionaria idea. Il giovane Boyan Slat ci ha creduto fin dall’inizio. Oggi, a 5 anni di distanza, il suo Ocean Array Cleanup è pronto a rimuovere i rifiuti plastici che vagano nei mari di tutto il mondo. Nonostante i dubbi iniziali sul progetto, l’idea di Boyan si è rivelata vincente e dopo uno studio di fattibilità di due anni, tra qualche settimana il suo sistema di raccolta dei rifiuti salperà da San Francisco diretto verso il Great Pacific Garbage Patch, a metà strada tra la California e le Hawaii. Saranno necessarie circa tre settimane per raggiungere l’ isola di plastica ...