Rifiuti zero e zona ceramiche, le prime proposte dei grillini in Regione


Qui non si festeggia e non si chiacchiera, qui si progetta e si lavora.

Reduce dal grande successo alle elezioni regionali 2010, Giovanni Favia, candidato per il MoVimento 5 Stelle di Beppe Grillo, è pronto a mettersi al lavoro. "Ritengo che il modo migliore per ringraziare i cittadini sia iniziare sin da subito, anche a Reggio, a portare proposte concrete per il territorio nella speranza che possano concretizzarsi" scrive Favia in una nota.

La prima proposta che arriverà sul tavolo dell'Assemblea legislativa riguarderà il comparto ceramico reggiano-modenese, che sta soffrendo particolarmente la crisi. "Per salvaguardare i posti di lavoro che rischiano di essere persi giorno dopo giorno occorre puntare su nuove economie ed una graduale riconversione aiutata da istituzioni e ricerca - sottolinea Favia - Da qui la proposta che inizieremo ad avanzare in Regione per studiare il possibile insediamento nella cosidetta 'Zona Ceramiche' di moderni impianti di raffinazione del silicio per l'industria fotovoltaica, così come puntare sulla riconversione graduale del comparto puntando sulle nuove eco-tecnologie: fotovoltaiche, nanotecnologie applicate al settore fotovoltaico e del risparmio termico-energetico. Tutti settori che si possono sviluppare in concerto con i laboratori di ricerca della locale università".

Secondo tema all'ordine del giorno per i grillini è il programma "Rifiuti Zero 2020", ispirato alla California. "In 5 anni, se vuole, l'Emilia Romagna può arrivare al 70% di differenziata e chiudere già diverse discariche (5) e inceneritori (3) e non realizzarne di nuovi a Reggio e Parma. Come puntando su riduzione rifiuti e raccolta differenziata porta a porta con tariffa puntuale - spiega Favia - Il porta a porta, è dimostrato dai numeri, può portare ad una maggiore responsabilizzazione degli utenti che possno essere premiati (i più virtuosi) attraverso la tariffa puntuale. Proporremo subito che la Regione Emilia Romagna finanzi nei suoi progetti per la raccolta dei rifiuti esclusivamente l'estensione della raccolta differenziata porta a porta aiutando i Comuni nelle fase di start-up".

"E' assurdo finanziare, come ha fatto Regione e Provincia di Reggio, sistemi costosississimi che non rendono posti di lavoro e differenziata tipo i cassonetti interrati dal costo di 280mila euro per 300 abitanti a Barco di Bibbiano. Con il porta a porta e la filiera del riciclo, oltre a raggiungere cifre dal 70% a 85% di differenziata, si creano (dati Conai) 2 posti di lavoro ogni 1.000 abitanti - conclude Favia - A quel punto l'inceneritore a Reggio, sia il vecchio di Cavazzoli che la follia anti-economica del nuovo a Gavassa, sarà solo un brutto ricordo così come le super-discariche".

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