La Natura non è democratica!



Ho notato che tra attivisti e curiosi, c'è una grande attenzione sul concetto di "democrazia" e su come vengano prese le decisioni. Riporto qui un post di Guerrino Crielesi, il coordinatore del gruppo di Roma, che penso vi farà riflettere.

(da flickr)
L'essere umano orami è talmente abituato ad aprire la bocca senza avere la minima idea di cosa si stia parlando, da credere che tutto sia opinabile. Quante, troppe volte, discutendo di un argomento scientifico, mi sono sentito rispondere la classica frase: "Non sono d'accordo, per me non è così..."! Questo tipo di interazione sociale è ormai obsoleto. Le opinioni infondate non contano più nulla. È ora di cominciare ad innalzare il livello di comunicazione, e per farlo dobbiamo arricchire la nostra "conoscenza". Ed è proprio grazie a questo arricchimento che sta avvenendo il cambiamento. L'uomo comincia a guardarsi intorno con occhi diversi, ora comincia ad essere consapevole di cosa sta realmente guardando. Purtroppo la rivelazione è stata spaventosa: un sistema sociale in decadenza, corrotto, malato, sfruttatore di risorse umane e non, incurante della meravigliosa vastità dell'ecosistema Terra; un mondo sull'orlo della catastrofe, di cui noi esseri umani - la specie più evoluta sul pianeta (che noi conosciamo...) - saremo gli unici responsabili.
Direi proprio che non ci siamo. Non possiamo permettere alla nostra ignoranza di condurci, infischiandosene meschinamente delle nostre incredibili potenzialità, verso la rovina non solo nostra - il che sarebbe il male minore - ma dell'intero pianeta! Grazie alla conoscenza abbiamo compreso che possiamo convivere con la Natura, rispettando le sue inamovibili leggi, in pace e prosperità noi tutti!
La democrazia è un sistema ormai obsoleto. Esso non tiene conto di ciò che è oggettivamente la soluzione migliore per il bene di tutti. Esso tiene conto esclusivamente dei "pareri" delle persone, la cui maggioranza non ha le conoscenze necessare per esprimere un giudizio oggettivo e scientifico su un dato problema. E se anche fosse, la scelta democratica non avrebbe senso, in quanto sarebbero tutti d'accordo su un'unica soluzione: quella scientificamente necessaria. Facciamo un esempio per chiarire ulterioremente il concetto. Il fatidico "giorno del giudizio" viene indetto un referendum popolare, dove tutti sono chiamati a votare per il futuro dell'umanità. Le scelte sono due:
  1. Sfruttare ogni risorsa sul pianeta preoccupandosi solo della sopravvivenza umana fino all'esaurimento, continuando con il nostro attuale sistema sociale stratificato e successivamente abbandonare il pianeta morente cercando altri mondi in cui vivere come specie dominante allo stesso modo;
  2. Innalzare il proprio livello di conoscenza per poter prendere decisioni scientificamente valide che possano essere utili a tutto l'ecosistema Terra, trattando come specie dominante tutte le specie viventi al nostro stesso livello.
La seconda scelta è senz'altro la più impegnativa e faticosa considerato lo stato attuale della socità, tuttavia se le persone avessero una conoscenza sufficientemente sviluppata, non ci sarebbe alcun dubbio su quale strada prendere. Ahimè al giorno d'oggi le cose non stanno così. Oggi le persone guradano, indotte dal sistema, al proprio tornaconto personale e si sceglie sempre la strada meno faticosa! Allora che facciamo? Permettiamo che gli esseri umani rovinino l'intero pianeta, perché la loro maggioranza ha preso una decisione folle dettata dalla propria "scarzità mentale"?! Non scherziamo per cortesia...
Inoltre quando viene presa una decisione utilizzando il metodo scientifico, non si tratta della decisione di pochi. Non si tratta di un ordine derivante da un numero ristretto di persone (scienziati/tecnici) al quale la maggioranza (il popolo) si deve adattare. Si tratta di una costatazione dei fatti, oggettiva e scientifica. Si agisce in un certo modo perché le condizioni venutesi a creare in un determinato momento lo richiedono. Non ci sono pareri, ma costatazioni dei fatti. In parole semplici, non si costruisce una città radendo al suolo una foresta perché la maggior parte delle persone lo richiede. Si deve costruire una città? Bene, verranno esaminati i vari ambienti ottimali possibili e si sceglierà la soluzione meno invasiva. La soluzione è la migliore per questo, questo e quest'altro motivo scientifico/tecnico/ambientale. Se non si è d'accordo dovranno essere presentate proposte alternative supportate obbligatoriamente da motivazioni valide dal punto di vista scientifico/tecnico/ambientale, non pareri personali di proprio gusto.
In sostanza l'uomo deve capire che non può prescidere dalle leggi della Natura, in quanto fa parte di essa. La Natura non è democratica. Alla Natura non interessa il parere della maggioranza delle persone. Perché tutto funzioni alla perfezione le sue leggi devono essere rispettate. L'uomo ha la capacità di studiare queste leggi, di comprenderle e di convivere con esse in pace e prosperità, senza violarne nessuna! L'uomo si è creato un mondo talmente isolato da tutto questo, che il solo sentirne parlare lo disorienta. È così abituato a discutere di lavoro, di soldi, di calcio e chi più ne ha più ne metta, che la sua mente è completamente offuscata. Abbiamo la capacità di poter comprendere chi siamo, cosa facciamo quì e dove stiamo andando! E potremo in futuro trovare finalmente una risposta a queste domande arricchendo la nostra conoscenza, interaggendo con l'ambiente circostante rispettandolo. In una parola: evolvendo!!

Commenti