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Visualizzazione dei post da giugno, 2020

I “pannelli di metano” di Salvini e la distanza siderale dal Green new deal

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Dal Web Dopo le dichiarazioni negazioniste sulla crisi climatica la destra populista non manca occasione per dimostrare la propria lontananza da una prospettiva di sviluppo sostenibile di Luca Aterini Direttamente dal cantiere del nuovo ponte di Genova, armato di gilet giallo ed elmetto in testa – niente felpe per l’occasione –, il leader della Lega Matteo Salvini è pronto a decantare le lodi della nuova infrastruttura esempio di «orgoglio italiano» per finire però a parlare di inesistenti “pannelli di metano”. Il «Modello Genova, burocrazia zero ed ecco il nuovo ponte. Velocità, trasparenza e anche sostenibilità ambientale», sciorina l’ex ministro: secondo lui il ponte «si autoalimenterà grazie a pannelli di metano». Tralasciando l’impatto ambientale inevitabilmente ampio di un’infrastruttura autostradale, per realizzare la quale sono stati impiegati 67mila metri cubi di calcestruzzo e 26mila tonnellate d’acciaio, Salvini si riferiva con tutta probabilità ai pannelli foto...

Incentivi Euro 6: non si esce dal circolo vizioso

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Dal Web «Tra gli emendamenti di modifica al Dl rilancio, spunta quello a firma Pd e Leu che prevede incentivi fino a 4mila euro nel 2020 per l'acquisto di vetture Euro6, con emissioni di CO2 superiori a 61 grammi al chilometro, a fronte della rottamazione di un veicolo con almeno 10 anni di vita»: lo denuncia Legambiente che avanza il suo no. «Tra gli emendamenti di modifica al Dl rilancio, spunta quello a firma Pd e Leu che prevede  incentivi  fino a 4mila euro nel 2020  per l'acquisto di vetture Euro6, con emissioni di CO2 superiori a 61 grammi al chilometro , a fronte della rottamazione di un veicolo con almeno 10 anni di vita.  Senza rottamazione lo sconto è di 2 mila euro e nel 2021 i bonus sono dimezzati»: per Legambiente si tratta di una proposta che non va nella giusta direzione. « È assurdo proporre la rottamazione di vecchie auto inquinanti con veicoli un po’ più nuovi, ma altrettanto inquinanti.  Si tratta a nostro avviso – spieg...

Disastro in Siberia: 20.000 tonnellate di diesel nel fiume Ambarnaya

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Dal Web Disastro ambientale in Siberia: 20.000 tonnellate di diesel finiscono nel fiume Ambarnaya. Putin ordina lo stato d'emergenza. E Greenpeace dichiara: «Un disastro come quello della Exxon Valdez». Rosso intenso, questo il colore assunto dalle acque del fiume Ambarnaya in Siberia.   La causa?   Ventimila tonnellate di diesel che si è riversato nel corso d'acqua a causa del crollo di un serbatoio di carburante in una centrale termoelettrica vicino Norilsk, nella Siberia settentrionale. Gli ambientalisti non hanno dubbi: è il più grave incidente di questo tipo nell'Artide.  Greenpeace valuta la portata del disastro analoga a quella dell'incidente della petroliera Exxon Valdez, avvenuto in Alaska 30 anni fa. Putin ha ordinato lo stato di emergenza e ha annunciato di voler concentrare quante più risorse possibili nell'operazione di decontaminazione, ma è lo stesso governo russo ad ammettere che la situazione appare "molto difficile" e c...