Risparmio energetico: il raffreddamento liquido può tagliare del 95% lo spreco dei server


Tutti i tipi di macchine e processi industriali sono raffreddati a liquido, ma stranamente, nella maggior parte dei casi in tutto il mondo, i server data-center di grandi dimensioni sono ancora raffreddati ad aria. Questa scelta non ha molto senso ora che i costi del raffreddamento sono elevati, se non a volte superiori, persino ai costi delle attrezzature.
Una delle aziende che lavorano al cambiamento è la Green Revolution Cooling. Usando un olio minerale bianco non conduttivo che trattiene il calore 1200 volte più dell’aria, l’azienda riesce a raffreddare i server con un’azione che anche un bambino poteva pensare: semplicemente immergendoli. Questa scelta, a cui non si capisce come mai non si è giunti prima, può portare ad una riduzione del 95% dell’energia utilizzata per il raffreddamento e la riduzione del 50% nel consumo totale di energia.
Il raffreddamento a liquido rende anche più facile recuperare il calore prodotto dal server ed utilizzarlo in modo più produttivo altrove, con tassi di guasto delle apparecchiature ridotti perché così non c’è più il pericolo che i sistemi di raffreddamento ad aria possano rompersi, portando ad un surriscaldamento del sistema. Inoltre in questo modo i server non raccolgono la polvere, un’altra potenziale causa di problemi. Ora che sempre più prodotti e servizi sono digitalizzati, e lo saranno sempre di più in futuro, bisognava necessariamente rendere i data-center più efficienti possibile.

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