POMIGLIANO. SCONTRO SUL PARCO PUBBLICO. IL MOVIMENTO 5 STELLE PRONTO A RICORRERE ALL’UE

Il Movimento 5 Stelle minaccia una petizione al Parlamento Europeo per bloccare i fondi destinati alla «cementificazione e privatizzazione di fatto del Parco Pubblico». Caprioli: «critiche strumentali».

Si inaspriscono i toni della contestazione al progetto di riqualificazione del Parco Pubblico di Pomigliano, portata avanti in particolare dal Movimento 5 stelle, attivatosi a partire da dicembre con la divulgazione di video informativi e di protesta, e promotore del sondaggio, lanciato via web nelle scorse settimane, “Parco Pubblico o Privato”, che, nella sua formula estremamente sintetica, omettendo la percentuale del 10% della Villa da affidare ai privati, chiamava la cittadinanza ad esprimersi in merito al destino del Parco, raggiungendo il risultato di 1000 voti, il 95% dei quali contrari alla privatizzazione.
All’indomani del sondaggio, che ha avuto inoltre l’esito inaspettato di raccogliere sul sito del Movimento considerazioni e proposte utili della cittadinanza al problema dei costi manutentivi della Villa, i grillini promettono una petizione al Parlamento Europeo per bloccare i fondi comunitari destinati al progetto che, non presentato in campagna elettorale, avendo un impatto significativo sul complesso, raccoglie una diffusa diffidenza anche in virtù del precedente esempio di gestione di locali pubblici da parte di privati proprio all’interno della Villa Comunale, ovvero il Bar-Ristorante Applauso, «regalato dall’amministrazione Caiazzo ai privati».
Punto di particolare attenzione alla base della campagna contro il progetto elaborato dall’amministrazione è la scelta di risolvere il problema delle spese di manutenzione della Villa ricorrendo alla cementificazione, con il centro benessere, le strutture sportive e il parcheggio sotterraneo, i cui box saranno destinati ad esser venduti. «Non mi appassiona il dibattito tra Pubblico e Privato, anzi mi annoia» risponde a distanza l’ass. alle Opere Pubbliche, Vincenzo Caprioli, che dal canto suo, bolla come «strumentali» le iniziative e le polemiche attivatesi negli ultimi tempi, che ipocritamente agiterebbero la bandiera del Pubblico in una realtà in cui la cultura del Privato è ben radicata, attestandosi ad un livello ben al di sotto della vera politica.
E puntualizzando sul fatto che non si tratterebbe di una privatizzazione del Parco Pubblico, bensì della gestione privata di una parte di esso, il 10%, per un periodo che va dai venti ai trent’anni, Caprioli liquida con sufficienza anche la polemica sollevata intorno all’indifferenza dell’Amministrazione circa la mobilitazione e il dissenso registrato dal basso, che oggi conta anche un comitato cittadino, formatosi all’indomani degli incontri informativi tenutisi nella parrocchia della Chiesa del Rosario con lo stesso assessore. «Chi governa in virtù della scelta elettorale dei cittadini deve assumersi la responsabilità di decidere, non può interpellare i cittadini per ogni decisione» ha affermato Caprioli, convinto che, a progetto compiuto, decadranno le perplessità oggi nutrite, mentre, rispetto all’ipotesi di vagliare progetti alternativi, lascia aperta la strada.
Ed è proprio degli ultimi giorni il prestigioso riconoscimento che Confindustria, nella persona di Emma Marcegaglia, ha conferito al progetto elaborato dall’Itis Barsanti di Pomigliano per la riqualificazione sostenibile del Parco Pubblico Giovanni Paolo II, con illuminazione a «Led», pannelli solari e mini pala eolica, che l’Istituto ha fatto sapere di mettere a disposizione del Comune a costo zero. L’appuntamento di giovedì 7 aprile presso la rettoria della Chiesa del Carmine, alla presenza dell’assessore e del sindaco, Lello Russo, potrà forse chiarire quindi la posizione del Comune dinanzi alla possibilità concreta di un progetto alternativo.

Autore: Sabrina Gammella

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