Ebike: ecco perché l'elettrica non è nemica della bicicletta

Dal Web

di Alessandro Di Stefano

C'è chi tra i puristi arriccia il naso: "io quella roba non la pedalo. E poi, che ti credi, l'ebike inquina!". Se siete tra questi, spogliatevi per un attimo del pregiudizio ambientalista contro la pedalata assistita. E ragioniamo insieme sulle potenzialità di questo mezzo elettrico, sul perché alcune persone lo scelgono e sul perché altre ancora restano scettiche. Ne ha scritto sul Los Angeles Times Tom Babin partendo anzitutto da un dato di fatto: la gente non vuole arrivare al lavoro sudata dopo una pedalata.

Non è certo una novità: i lavoratori - ma il discorso si potrebbe estendere anche agli studenti - spesso 
non scelgono la bicicletta proprio perché non vogliono timbrare il cartellino già con l'alone sulla camicia. Nel suo articolo, Babin cita proprio uno studio condotto sull'area di Washington DC, secondo il quale il pendolarismo in bicicletta verrebbe incentivato in quelle aziende dove, oltre al parcheggio protetto, sono allestiti spazi con spogliatoi e docce. Nello specifico, la concomitanza dei due fattori, docce e parcheggio, comporterebbe un aumento dei dipendenti in bicicletta di 4,8 volte.

Torniamo però all'ebike, un mezzo che allargherebbe la popolazione ciclabile e su cui Fiab ha già espresso la propria posizione. E i consumi? Le ricadute sull'ambiente? Ad aiutarci ecco dunque un altro studio (pagina 6, in fondo) citato ancora dal Los Angeles Time, nel quale spunta una cifra interessante sui consumi necessari per innescare una pedalata assistita. L'energia necessaria sarebbe superiore, in emissioni, di solo il 12% rispetto a quella prodotta dalle nostre gambe quando inforchiamo una bici tradizionale. 

Paese che vai, elettrica che trovi. Quanto ai numeri, il mercato delle biciclette elettriche segue tendenze differenti da nazione a nazione. Negli Stati Uniti, ad esempio, lo scorso anno il mercato ha venduto 152mila esemplari. Briciole se messe a confronto con le 32,8 milioni di ebike vendute sempre nel 2016 in Asia, dove la Cina troneggia col 90% di vendite nel settore a livello mondiale. Le differenze poi derivano anche da codici della strada più o meno permissivi: accade in alcuni Stati degli Usa che le regole sulla circolazione impediscano l'accesso alle ciclabili proprio alle elettriche, mezzi ritenuti più vicini ai motorini che non alle due ruote. E in Italia? I dati pubblicati dall'Ancma informano che nel 2015 sono state vendute oltre 56mila ebike, con una crescita di quasi il 10% sull'anno precedente.

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