Commissione impossibile

Di Fabrizio Biolè
Pochi ma molto incoraggianti sono i dati che emergono dalle prime settimane di commissioni consiliari volenterosamente e assiduamente seguite da me e Davide.
Premetto che quasi tutte le sedute sono state dedicate al bilancio di previsione 2010 e relativo assestamento, che devono essere approvati dall'Assemblea Legislativa prima della pausa estiva.
A scanso di equivoci, né io né Davide ci vogliamo nascondere dietro un dito: il lavoro è duro ed è necessario avere molte competenze per seguire, ma soprattutto poter incidere puntualmente e in modo forte sulle discussioni all'interno delle stesse.
Inutile dire che in questo momento il nostro compito principale è quello di acquisire nozioni e notizie, che come sapete trasmettiamo puntualmente, oltre a intervenire soprattutto su argomenti inerenti la nostre 5 stelle.
Non dimentichiamo infatti che lo scopo della mostra missione in Regione è soprattutto quello di togliere ai professionisti della politica, consiglieri al terzo e quarto mandato, alcuni con incompatibilità conclamate, altri legati a forti lobby e vittime delle loro pressioni, il monopolio e la prerogativa esclusiva di poter incidere in modo pesante e a volte occulto sulla vita dei piemontesi.
Il Piemonte deve tornare ad appartenere ai cittadini; i partiti, in questa loro fase fatalmente calante, devono essere solamente più strumenti nelle loro mani e non viceversa.
Pochi ma incoraggianti i dati, dicevo, ma soprattutto le impressioni: incoraggianti esclusivamente per il fatto che molte delle nostre previsioni più negative sulla gestione partitica della nostra Regione sono state confermate in pieno dal gioco tra teatranti che ci siamo trovati davanti.
Riporto alcuni esempi:
- rumore di fondo, a volte davvero insopportabile, è quello che vede ormai un costante scambio di accuse, in ogni frangente, riguardo alle gestioni più o meno sconsiderate delle risorse regionali, da parte di centrodestra e centrosinistra
Frasi come:"... sì, è vero che vi abbiamo lasciato i conti un po' dissestati, ma forse non vi ricordate quanti debiti avete lasciato cinque anni fa voi a noi..." sono diventate l'ordine del giorno, sostituendo le discussioni nel merito e rubando parecchio tempo a interazioni ben più costruttive. Soprattutto visto il contesto economico-sociale attuale, cui molti proclamano stia loro a cuore
- uso sconsiderato di un "mostro finanziario" come il cash-pooling da parte della Giunta che reggeva l'VIII legislatura regionale. Un meccanismo che ha permesso di vincolare in anticipo somme ingenti del bilancio 2010 su progetti  e promesse di finanziamento presenti nel bilancio dello scorso anno - esempio ne sia il settore cultura che a fronte di un disponibilità di circa 37 milioni di Euro, ne vede 24 non spendibili perché già vincolati a conti che vanno obbligatoriamente saldati nell'anno corrente
- incongruenza in un piano straordinario per il lavoro, dalla veste estetica e dalla tempistica del lancio, peraltro mediaticamente ineccepibile. Salta all'occhio ad un'analisi più attenta la mancanza totale di investimenti in ammortizzatori sociali e sostegni al reddito. Viene percepito invece, addirittura dalla prima occhiata, l'esclusivo intento mediatico: gran parte delle poche risorse quest'anno disponibili dirottate su un "piano straordinario", meraviglioso anche dal punto di vista grafico, lasciando scoperti settori che da sempre contribuiscono s sostenere e incrementare l'occupazione di una regione così variegata a livello storico e paesaggistico come la nostra: sport, turismo, ambiente e cultura.
Ancora una volta, e in modo piuttosto palese, l'apparenza inganna. Volutamente!
- iniquità evidente nei valori assoluti e relativi dei tagli effettuati alle varie deleghe; la discriminante pare essere, l'appartenenza partitica del singolo assessore depositario della delega stessa: pare che si sia andati con la mano un po' più pesante a finanziare gli assessorati in quota PDL, e visibilmente in modo più delicato sono stati operate le riduzioni sulle deleghe di competenza "padana"
 - Assenza totale di calendarizzazione della discussione sulle varie proposte di legge presentate dai singoli consiglieri. Secondo noi è dovuta semplicemente all'ansiogena attesa bipartisan delle conseguenze elettorali e non solo dei ricorsi pendenti su alcune liste dell'attuale maggioranza. Si aggiunge a questa, l'assenza fisica di alcuni Assessori durante le sedute di Commissione in cui si trattano argomenti di competenza delle proprie deleghe. Naturalmente l'erogazione dei gettoni di presenza non si è arrestata minimamente nonostante la scarsa operatività delle Commissioni. Solo noi due rappresentanti del MoVimento 5 Stelle, coerentemente con la proposta di legge sulla riduzione degli stipendi che abbiamo presentato, abbiamo rinunciato a percepirli. Comunque.
Le impressioni, i dati e le scelte strumentali non finiscono qui: ho cercato semplicemente di esporre i più evidenti e significativi. Ma crediamo diano comunque l'idea di che tipo di metodologia strumentale e è andata oramai via via incancrenendosi nell'istituzione nella quale Davide e io abbiamo l'onere e l'onore di rappresentare i novantamila piemontesi che hanno riposto in noi consapevolmente la propria fiducia.
P.S. Chicca declaratoria dell'Assessore all'Istruzione:" Posso qui a scanso di equivoci proclamare che durante il mio mandato pro tempore non chiuderà una sola scuola in tutto il Piemonte!"
Lo terremo d'occhio vero?

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