MOZIONE Movimento 5 Stelle Beppegrillo.it
Gruppo Assembleare Regione Emilia-Romagna
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Al Presidente
dell’Assemblea Legislativa
Matteo Richetti
Visto
• la crisi del mondo dell'informazione, dovuta anche al sistema di finanziamento pubblico ed al
conseguente intreccio di interessi tra potere dei partiti e editoria, ha limitato la libera
informazione, minando la credibilità di molti organi di stampa. Lo sviluppo dei quotidiani
online e più in generale dell’informazione in rete, sta inoltre erodendo il volume di copie e
pubblicità vendute. Attualmente pochi quotidiani sanno stare sul mercato senza
finanziamenti pubblici;
• l’aumento nelle redazioni di precariato e sfruttamento di giovani giornalisti collaboratori e
redattori, vittime della situazione citata, e l'esclusione dal mercato del lavoro di giornalisti
liberi, espulsi sia dal vuoto di meritocrazia, che dalla subalternità ai partiti delle redazioni e/o
delle proprietà;
• la perdurante difficoltà economica che interessa vari organi di stampa regionali, oltre alle
sezioni regionali di testate nazionali;
premesso che
• le citate redazioni regionali occupano centinaia di giornalisti a tempo indeterminato,
collaboratori e lavoratori a vario titolo coinvolti nella stampa e diffusione di un giornale o la
messa in onda dei telegiornali;
• il finanziamento pubblico ai giornali è stato fortunatamente ridotto con le recenti manovre
finanziarie, ed ulteriori modifiche sono, ci si augura, in fase di valutazione;
• è imprescindibile che tutte le testate in cartaceo o in internet, siano in grado di competere
sul mercato, esclusivamente con gli abbonamenti, le copie vendute, la pubblicità e che il
Governo elimini al più presto ogni forma di contributo pubblico alla stampa; 2
• è imprescindibile l'abolizione dell'Ordine dei giornalisti, caso unico nell'Unione Europea,
corporazione di cui lo stesso padre costituente Luigi Einaudi auspicava l'abolizione in nome
della libertà d'espressione;
considerato che
• sono ben note le difficoltà economiche che interessano la sede regionale RAI, il gruppo ETVRete7 e la redazione bolognese dell’Unità, e che, secondo voci insistenti, analoghe situazioni
stanno emergendo in altre redazioni regionali;
• nonostante gli ingenti finanziamenti pubblici erogati ogni anno ai giornali, i dipendenti
ricevono stipendi e/o compensi indecorosi per le loro professionalità. Diversi quotidiani
pagano i propri collaboratori da 2 a 4 euro lordi ad articolo;
rilevato che
• mentre l’informazione su temi nazionali e internazionali è fruibile anche tramite la rete, assai
più difficile è accedere online, da parte dei cittadini, all’informazione comunale e regionale,
condizione imprescindibile per la realizzazione di una democrazia consapevole e partecipata;
• al tempo stesso il ricatto politico, connesso ai finanziamenti pubblici, ed il mancato libero
accesso alla professione, oltre a limitare la corretta informazione, ostacolano l’ingresso dei
giovani nelle redazioni;
• è compito del Governo della Regione Emilia-Romagna tutelare i lavoratori, nei loro diritti e
nel loro futuro, impegnandosi al tempo stesso per lo sviluppo di una informazione diffusa,
libera e pluralistica, senza condizionamenti o censure politiche;
Impegna la Giunta regionale a
• attivarsi per la salvaguardia dei posti di lavoro e delle professionalità esistenti e future del
settore dell’informazione in Emilia Romagna, ma più in generale per tutti i lavoratori di
aziende in crisi, ricorrendo a strumenti di concertazione e a un unico tavolo per tutte le parti
interessate;
• assicurare che gli interventi messi in campo dalla Regione nel campo dell'informazione,
escludano finanziamenti pubblici e perseguano un modello d'informazione aperto alla
concorrenza, senza corporazioni, che sia finanziato esclusivamente da vendita online e in
edicola, abbonamenti e pubblicità;
• subordinare tali interventi al rispetto, da parte degli editori, dei diritti fondamentali
dell'uomo e della libera espressione senza censure preventive; 3
• avviare tavoli di lavoro con tutte le parti interessate, per garantire a livello regionale,
un’informazione economicamente indipendente, libera e pluralistica, garantendone anche
l’accesso via internet da parte di tutti i cittadini emiliano-romagnoli, ovunque residenti.
Bologna, 9 gennaio 2012
Il Consigliere
(Andrea Defranceschi
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