I ''PECORAI'' SCRIVONO A FINI: FIERI DI FARE QUESTO LAVORO



Non e' affatto piaciuto agli allevatori di ovini, l'espressione usata dal presidente della Camera per richiamare all'ordine i deputati. Cosi', il loro presidente, ha preso il tablet ed ha mandato una mail al numero tre della Repubblica. ''Caro Presidente, abbiamo sentito questa frase in diretta, grazie a RadioRadicale che trasmetteva i lavori parlamentari,e siamo rimasti senza parole. Un Suo intervento volto a moderare un comportamento non proprio esemplare e uno spettacolo poco dignitoso di civilta' parlamentare- ha scritto Marcelli- ci ha voluto chiamare in causa, non sappiamo se in maniera offensiva o puramente come termine di paragone. Sia nell'uno che nell'altro caso, siamo colpiti e feriti. E' davvero singolare, presidente, che le istituzioni si ricordino solo cosi', con disprezzo, di un mestiere antico e nobile, che ha fatto grande questo paese (Le consigliamo la lettura di Braudel ''Me'diterrane'e'', dove la civilta' della lana e della pastorizia e' molto ben descritta come l'oro dei tempi moderni, una civilta' che ha portato fino a noi palazzi storici, tratturi, riposi e templi, formaggi e tessuti che hanno contribuito a costruire quell'Italia sana che le nostre istituzioni dovrebbero rappresentare) - aggiunge Marcelli - Un disprezzo, del resto, che non e' che l'altra faccia della totale assenza di consapevolezza ed interesse per le difficolta' in cui si dibatte questo settore, e non a causa di congiunture, ma per la costante persecuzione burocratica e l'assenza di ogni intervento di difesa dei nostri migliori prodotti e produttori da parte di quelle stesse istituzioni che Lei rappresenta''.

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