La Costituzione che arriva dal web

di Marco Giacomello
flag icelandMentre in Italia il progetto ‘Internet in Costituzione‘ (per fortuna o per disdetta) latita, in Islanda centinaia di cybernauti hanno contribuito – attraverso social network, blog e siti - alla stesura di una bozza per la riforma della massima legge del paese. La proposta è stata presentata al Parlamento locale nei giorni scorsi dopo mesi e mesi di dialoghi tra tutte le compagini reali e virtuali.
Questo progetto di rielaborazione della Costituzione – il testo originario è quello dell’indipendenza dalla Danimarca del 1944 – si pone come il primo modello di legge suprema elaborato in crowdsourcing. In questi mesi sono state raccolte centinaia di proposte e di suggerimenti – soprattutto grazie a Youtube e Facebook, quest’ultimo per una volta utilizzato per scopi utili.
Questa proposta non comprende solo nuove ipotesi di sviluppo economico e sociale (ricordiamo che l’Islanda nel 2008 ha affrontato la sua peggiore crisi con il collasso del sistema bancario interno), ma spinge fortemente su principi legati alla net-neutrality. La ‘palla’ passa ora al Parlamento islandese che dovrà pronunciarsi entro la fine dell’anno. La speranza è quella che i tempi siano finalmente maturi per una reale partecipazione dei cittadini alle scelte statali. Se siete linguisti esperti…questo è il link al draft costituzionale!

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