Jeremy Rifkin: "Voltare le spalle al petrolio per uscire dalla crisi mondiale"

jeremy Rifkin 
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Jeremy Rifkin profeta della terza rivoluzione industriale, nonché presidente della Foundation on Economic Trends e di professione consulente, analizza il declassamento del rating Usa di S&P . Lo fa attraverso un intervista a La Stampa e spiega che un collasso simile era atteso da almeno 30 anni. Invischiati in questa crisi anche Europa e Italia. La Germania, invece se la cava, grazie la fatto che la Merkel ha chiesto in passato la sua consulenza.
Un paio di dritte però le fornisce anche a noi italiani. Di fatto non ci resta che adottare una serie di comportamenti virtuosi, che consistono sopratutto nello smettere di spendere più di quanto guadagniamo e poi :
sviluppare un nuovo modello economico capace di generare milioni di posti di lavoro, liberando di nuovo la nostra creatività e capacità produttiva. Il primo passo da compiere è il mutamento delle regole del gioco, liberalizzando l’attività imprenditoriale. Ma quello ancora più importante è cambiare le nostre abitudini energetiche, voltando finalmente le spalle alla dipendenza dal petrolio.
E qui la ciccia del discorso si farebbe più interessante, ma l’intervista purtroppo è finita.A me Rifkin è sembrato un po’ sconclusionato e le sue dichiarazioni mi sono suonate non come monito, quanto uno spot auto promozionale per future consulenze.

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