Li hanno tenuti tutti a debita distanza, nessuna eccezione. I manifestanti, oltre 150, che stamane hanno picchettato l'ingresso della Villa Reale per esprimere il proprio dissenso durante l'inaugurazione targata Lega e Pdl di quattro distaccamenti ministeriali, hanno fatto capolino di prima mattina, srotolato striscioni e improvvisato slogan, ma sempre a distanza di sicurezza.
Presente la lista civica 'Cambia Monza', i giovani dell'Udc, il Partito Democratico, esponenti del comitato 'La Villa Reale è anche mia', studenti e professori dell'Istituto d'Arte di Monza e semplici cittadini sventolanti il tricolore, tutti accomunati da un secco e negativo parere circa l'avvento dei ministeri in Villa Reale.
«La Lega non può spadroneggiare in questo modo, – dichiarano all'unisono Giuseppe Natale e Emanuele Lauria (quia in foto a destra), rispettivamente presidente e vicepresidente di 'Cambia Monza' – hanno consegnato la Villa Reale senza il consenso dei cittadini. Si tratta di un'iniziativa demagogica e politica. Le priorità per Monza sono altre: il Parco, la riqualificazione artistica della Villa Reale, il recupero delle aree dismesse e il traffico».
«Una colossale presa in giro, – commenta Alberto Garbo, coordinatore regionale giovani Udc – mentre l'Italia brucia e la finanziaria mina le tasche degli italiani, i leghisti festeggiano 100 metri quadrati di fuffa. Quali saranno le competenze di questi distaccamenti? Quale l'utilità? Chi occuperà le scrivanie?».
Preoccupati anche gli studenti dell'Isa: «Ci stanno buttando fuori – chiosa una ragazza – e noi non vogliamo finire in un prefabbricato o in un'altra sede. L'Isa è una scuola con tradizione, è un simbolo della città. Sono anni che richiediamo degli interventi per sistemare la struttura e nessuno ci ha mai ascoltato».
Curioso il siparietto tra due consiglieri comunali e le sicurezza che regolava gli accessi: Sergio Civati e Carmine Bubba, consiglieri di minoranza, si sono presentati con regolare invito ai cancelli della Villa Reale ma sono stati respinti. Motivo? Entrambi erano avvolti in una bandiera italiana.
Presente la lista civica 'Cambia Monza', i giovani dell'Udc, il Partito Democratico, esponenti del comitato 'La Villa Reale è anche mia', studenti e professori dell'Istituto d'Arte di Monza e semplici cittadini sventolanti il tricolore, tutti accomunati da un secco e negativo parere circa l'avvento dei ministeri in Villa Reale.
«La Lega non può spadroneggiare in questo modo, – dichiarano all'unisono Giuseppe Natale e Emanuele Lauria (quia in foto a destra), rispettivamente presidente e vicepresidente di 'Cambia Monza' – hanno consegnato la Villa Reale senza il consenso dei cittadini. Si tratta di un'iniziativa demagogica e politica. Le priorità per Monza sono altre: il Parco, la riqualificazione artistica della Villa Reale, il recupero delle aree dismesse e il traffico».
«Una colossale presa in giro, – commenta Alberto Garbo, coordinatore regionale giovani Udc – mentre l'Italia brucia e la finanziaria mina le tasche degli italiani, i leghisti festeggiano 100 metri quadrati di fuffa. Quali saranno le competenze di questi distaccamenti? Quale l'utilità? Chi occuperà le scrivanie?».
Preoccupati anche gli studenti dell'Isa: «Ci stanno buttando fuori – chiosa una ragazza – e noi non vogliamo finire in un prefabbricato o in un'altra sede. L'Isa è una scuola con tradizione, è un simbolo della città. Sono anni che richiediamo degli interventi per sistemare la struttura e nessuno ci ha mai ascoltato».
Curioso il siparietto tra due consiglieri comunali e le sicurezza che regolava gli accessi: Sergio Civati e Carmine Bubba, consiglieri di minoranza, si sono presentati con regolare invito ai cancelli della Villa Reale ma sono stati respinti. Motivo? Entrambi erano avvolti in una bandiera italiana.
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