Il potere del cemento arriva a teatro

(Terra Emilia Romagna)
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INIZIATIVE. Roberto Mercadini porta sul palcoscenico il testo di Davide Fabbri. Per raccontare la cattiva gestione del territorio.
In un misto di presentazione di libro, teatro civile, affabulazione e narrazione, l’attore teatrale – autore - poeta Roberto Mercadini racconta – col suo stile ironico e dissacrante - come e perchè il “Potere del Cemento” condiziona la politica nel nostro paese. Spettacolo teatrale vivo: strumento di conoscenza e di impegno civile. In questo evento di teatro civile, funge da “spalla” dell’artista Mercadini, l’ecologista Davide Fabbri, curatore del libro “Il Potere del Cemento”, dal quale è stato tratto lo spettacolo di narrazione. è esplicito quindi il riferimento all’intricato sistema di potere, basato su una gestione del territorio dettata da evidenti spinte speculative che possiamo chiamare: Il potere del cemento. Il libro  e la rappresentazione teatrale nascono dal bisogno di raccontare quanto sia diventata invasiva e distruttiva questa cattiva gestione del territorio, che piega l’interesse pubblico nei confronti di quello privato.

Il “Potere del Cemento” costituisce un partito trasversale, tutto intento a fabbricare con disinvoltura il proprio consenso elettorale, sulla base di illimitati permessi di costruire ai privati (cittadini e pertanto elettori). Nel nostro paese si è costruito tanto, ovunque, dappertutto, troppo e male, mettendo in atto una evidente dispersione territoriale delle abitazioni e degli insediamenti produttivi. E non è finita: questo processo di cementificazione e di consumo di suolo è destinato a continuare. Questo libro, questo spettacolo di teatro civile, hanno lo scopo di  accendere nei vari territori un dibattito culturale sul ruolo dell’urbanistica: le scelte  ispirate allo sperpero delle risorse e alla crescita infinita, devono essere accantonate, sostituite con altre più eco-sostenibili.

I Verdi per la Costituente ecologista chiedono da tempo di arrestare questa evidente degenerazione dell’attività edilizia, che ignora i rischi di dissesto idrogeologico di ampie zone del territorio, proponendo un Ecopiano: misure efficaci e vincolanti, piani di azione per l’arresto e il contenimento del consumo di suolo, la prevenzione di fenomeni di dispersione insediativa. L’eccessivo consumo di suolo, la cementificazione del territorio, l’edificazione di anonimi palazzi e centri commerciali, la congestione del traffico, l’inquinamento, sono il frutto di scelte urbanistiche miopi, che consentono di realizzare una crescita ingiustificata dell’edilizia rispetto ai fabbisogni abitativi e produttivi delle nostre città, con una estensione della città costruita all’insegna anche della speculazione edilizia.

La nostra speranza è quella di vedere un risveglio delle coscienze. Un risveglio culturale di cittadini attivi, fortemente motivati a difendere il proprio territorio, per cercare di impedire nuove ferite all’ambiente e al paesaggio, per cercare di diffondere una idea diversa di comunità e di modernità. Chi volesse organizzare nel proprio territorio questa rappresentazione di teatro civile o desiderasse una copia del libro può contattare Davide Fabbri: davide.fa@virgilio.it, tel 333.1296915.

d.f.

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