Ecostadi

All’avanguardia nelle tecnologie sostenibili, capaci di autoalimentarsi, persino “riciclate”: le arene di nuova generazione uniscono scenari architettonici spettacolari a uno spirito sempre più verde.

MELBOURNE RECTANGULAR STADIUM
(Melbourne, Australia)
Sembra quasi di entrare in una nuvola. Il nuovo gioiello architettonico australiano, progettato dallo studio Cox e inaugurato a maggio 2010, è caratterizzato da una facciata a bolle unica nel suo genere, realizzata con una combinazione di vetro e metallo e ricoperta da un’integrazione fotovoltaica a film sottile. La “nuvola” rende possibili l’illuminazione e la ventilazione naturali, per ridurre la dipendenza della struttura dalla rete elettrica, ed è dotata di un sistema di raccolta delle acque piovane per l’irrigazione del campo.
2014 INCHEON ASIAN GAMES MAIN STADIUM
(Incheon, Corea del Sud)
I dettagli non sono stati ancora resi pubblici, ma il progetto si preannuncia come uno dei più sostenibili mai realizzati per lo sport. Disegnata da Populous con Heerim & Planners per gli Asian Games del 2014, l’architettura si ispira al simbolo dello Yin e dello Yang e ai movimenti della danza rituale buddista del Monaco Seung Moo, riprodotti nella linea fluida del tetto. Il lato occidentale sarà permanente, mentre la facciata principale avrà l’aspetto di una pelle articolata che riflette il cielo, leggera e fluttuante come una veste. 
SOCHI 2014 MAIN STADIUM
(Sochi, Russia)
È firmato dallo studio internazionale Populous anche il progetto per lo stadio principale dei Giochi Olimpici e Paraolimpici invernali del 2014 in programma a Sochi, stazione balneare russa stretta tra il Mar Nero e i monti del Caucaso. Caratterizzata da un rivestimento cristallino, traslucido di giorno e animato da colori e immagini durante la notte, la struttura sarà realizzata con materiali tecnologicamente avanzati che permetteranno l’illuminazione diurna e la ventilazione naturale. 
NUOVO STADIO JUVENTUS F.C.
(Torino, Italia)
È tutto italiano il primo stadio “riciclato” del mondo. La struttura, progettata dagli architetti Hernando Suarez e Gino Zavanella, risorgerà come una fenice dalle ceneri del vecchio Stadio Delle Alpi nel quartiere delle Vallette entro l’estate del 2011. Il principio è lo stesso della raccolta differenziata: il calcestruzzo derivante dalla demolizione sarà triturato e utilizzato per le nuove fondamenta, mentre l’acciaio, l’alluminio e il rame delle coperture verranno fusi e riciclati altrove. Sono previsti l’installazione di impianti solari termici, l’utilizzo di pannelli fotovoltaici e un sistema di recupero dell’acqua piovana per irrigare il terreno di gioco.

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