Condanna Unesco: “Troppo degrado Napoli rischia che il centro storico non sia più patrimonio dell’umanità”

dainfosannio
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NAPOLI (11 dicembre) – Il piano di Silvio Berlusconi per ripulire Napoli entro oggi è fallito; ma non è finita qui. C’è un’altra fumata nera per la localizzazione delle due discariche comprensoriali. Il vertice fra Regione e Provincia è di fatto fallito, il presidente dell’ente di Piazza Matteotti Luigi Cesaro non è in grado al momento di sbloccare la situazione. I sindaci delle aree individuate – nella zona di Afragola e del nolano – hanno detto no.
Nel frattempo a Napoli restano a terra la bellezza di 1600 tonnellate. Le brutte notizie non finiscono mai: da due giorni in città c’è la commissione dell’Unesco in perlustrazione al centro storico. C’è in ballo un progetto di riqualificazione da 200 milioni.
Però ieri i commissari – nella sede dell’ex Filangieri dove si sono riuniti – hanno messo al centro dell’attenzione la questione ambientale e hanno chiesto il conto al Comune, nella persona dell’assessore Pasquale Belfiore. Hanno chiesto il perché di tanta spazzatura e soprattutto qual è il piano per toglierla. Il centro storico è sotto tutela dell’Unesco, un patrocinio importantissimo, un marchio di garanzia sulla sua integrità. Ebbene i commissari con grande chiarezza hanno fatto capire che pulizia, smaltimento dei rifiuti, differenziata, decoro dei luoghi e manutenzione dei siti se non vengono immediatamente ripristinati, quel marchio lo potrebbero ritirare. E se è vero che i commissari sullo smaltimento hanno capito che le colpe del Comune non ci sono, hanno anche capito che però la pulizia e il decoro del centro storico, in una parola lo spazzamento, è carente anche quando lo smaltimento funziona. E questa sì che è responsabilità di Palazzo San Giacomo…

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