TERZIGNO, SCONTRI FINO ALL'ALBA: NUOVO BLOCCO STRADALE

proteste contro la discarica a Terzigno
Un nuovo blocco stradale é stato attuato dai manifestanti in via Panoramica, nei pressi della discarica di Terzigno (Napoli), dove la scorsa notte si sono verificati violenti scontri tra manifestanti e forze dell'ordine. Gli incroci che portano alla rotonda Panoramica sono stati bloccati da un gruppo di persone con rami di alberi, cartelli stradali e sacchi di spazzatura. Poco prima 31 camion avevano sversato i rifiuti nella discarica

SVERSANO 31 CAMION Dopo la notte di violenza, con gli scontri tra forze dell'ordine e manifestanti, sono 31 i camion che hanno sversato al momento i rifiuti nella discarica Sari di Terzigno (Napoli). Alla rotonda Panoramica in questo momento sono presenti pochi manifestanti. Gran parte degli incroci che portano alla discarica, precedentemente bloccati da barricate create dai dimostranti, sono adesso percorribili.

NOTTE DI SCONTRI Una notte di scontri, paura e lacrime a Terzigno (Napoli). Uno spiegamento massiccio di forze dell'ordine, probabilmente con pochi precedenti, con una azione condotta in tempi rapidi ha sgomberato tutta l'area della rotonda di via Panoramica, la strada di accesso alla discarica Sari. La zona era stata presidiata da diverse ore da alcune migliaia di manifestanti, tra cui donne e bambini, portati via al primo accenno di tensioni. Il blitz è stato condotto con una quarantina di mezzi blindati ed oltre 200 uomini tra agenti di polizia, carabinieri e guardia di finanza che a piedi, in assetto antisommossa, impugnando manganelli e scudi, hanno stretto d'assedio tutte le zone circostanti e inseguito i dimostranti. Numerose le cariche e i lanci di lacrimogeni: alcune persone sono state raggiunte e bloccate all'interno di un deposito di bibite. «Perchè mi picchiate, non sto facendo niente?», ha detto una ragazza piangendo a un gruppo di agenti che l'ha circondata. Gli uomini delle forze dell'ordine sono avanzati alla ricerca degli ultimi manifestanti, mentre i blindati percorrevano la via Panoramica a forte velocità per inseguire chi scappava. Due persone, una donna ed un ragazzo, sono stati fermati e successivamente rilasciati. Altre tre hanno riferito di essere rimaste contuse negli scontri. L'attacco, con veri e propri corpo a corpo in alcuni casi, è arrivato al termine di una serata di altissima tensione. Un gruppo di giovani con il volto coperto da sciarpe ha lanciato grossi petardi, razzi, pietre e, secondo quanto riferito da alcuni testimoni, due molotov rudimentali nei confronti dei blindati della polizia a presidio della strada di accesso alla discarica. Gli agenti hanno risposto con un ripetuto lancio di lacrimogeni, che sono caduti in mezzo alla folla. Sono stati momenti drammatici, con gente che scappava alla ricerca di un riparo, provocando momenti di panico. Nella fuga qualcuno ha rovesciato e bruciato un'auto, sembra appartenente alla polizia. A scatenare la nuova ondata di proteste era stata la decisione dei parlamentari del Pdl campano, insieme con il governatore Stefano Caldoro e i presidenti delle Province di Napoli, Avellino e Salerno, Cesaro, Sibilia e Cirielli, di dare il via libera alla seconda discarica nel Parco nazionale del Vesuvio, in località Cava Vitelli. Si tratterebbe del più grande sversatoio d'Europa. Un via libera che non è affatto andato giù ad amministratori locali (il sindaco di Boscoreale, Gennaro Langella, si è dimesso dal Pdl) e alle popolazioni, che denunciano i gravissimi disagi già provocati dalla prima discarica aperta, la Sari, che sarebbe causa dell'inquinamento delle falde acquifere e dalla quale provengono da mesi miasmi insopportabili. Alla fine della 'battaglià, a terra restano detriti di ogni genere, nell'aria la puzza insopportabile della discarica.

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