Se Napoli piange per i rifiuti, Roma non ci ride su: i cittadini incazzati per il nuovo inceneritore di Albano


No inceneritore a albano Secondo Ferdinando Bonessio, presidente regionale dei Verdi per la Costituente ecologista, l’emergenza rifiuti che sta vivendo la Campania, potrebbe a breve toccare anche il Lazio. Perché Bonessio è così preoccupato? Scrive in un comunicato stampa:
Domani rischiamo di vedere demolita l’immagine di Roma e di veder sommerso il Colosseo di rifiuti, se si continua in questa direzione. La situazione Campania che sta riesplodendo in tutta la sua drammaticità in questi giorni non ha insegnato niente. Lo dimostra la gestione dissennata dei rifiuti che Alemanno e Polverini stanno mettendo in atto.
A cosa si riferisce Bonessio? Al fatto che sia il sindaco di Roma Alemanno, sia il Governatore Polverini annunciano novità riguardo alla discarica Malagrotta. Il punto è che non lo fanno nella medesima direzione. Secondo Polverini Malagrotta non rientrerà nel nuovo Piano rifiuti; secondo Alemanno una proroga per la discarica è possibile.
In mezzo l’inceneritore di Albano, siamo nei Castelli Romani, per cui domani è prevista una manifestazione dei cittadini che non vogliono l’ecomostro sul loro territorio. Anzi di inceneritori ne dovrebbero sorgere, secondo il nuovo Piano rifiuti altri 5 per un totale di 9 inceneritori da dislocare su tutta la regione inclusa una discarica interprovinciale.
Spiega Bonessio che mentre la politica decide i rifiuti continuano a aumentare e scrive:
Il Lazio ha già 3 impianti di incenerimento di rifiuti, Malagrotta, Colleferro e San Vittore che se fatti funzionare a pieno regime soddisfano la quota parte massima che questa regione può sopportare come incenerimento che dovrà ecomunque essere abbassata in futuro. L’unico sistema per risolvere il problema è la differenziata porta a porta. Per questo motivo aderiamo alla manifestazione di domani di Albano, per dire no all’incenerimento e alle scelte calate dall’alto sulla pelle dei cittadini.

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