Cibo: nella spazzatura italiana 37 miliardi l’anno

Ogni anno finisce nel secchio della spazzatura delle famiglie italiane cibo per 37 miliardi. Il 3% del Pil.
E’ questo il valore della ‘montagna’ di cibo, sufficiente a nutrire 44 milioni di persone (vale a dire l’intera popolazione della Spagna), che gli italiani preferiscono buttare, piuttosto che riutilizzare, dice la Coldiretti, che invita alla cucina degli avanzi attingendo alla tradizione. Nelle case degli italiani, sottolinea la Coldiretti, ”ad essere gettati nel bidone sono sopratutto gli avanzi quotidiani della tavola come frutta, verdura, pane, pasta, latticini eaffettati, che si classificano tra i prodotti più a rischio”. Per questo motivo, ”recuperare con un po’ di fantasia i cibi rimasti sulle tavole non è dunque solo un modo per risparmiare senza rinunciare ad ingredienti naturali e di qualità, ma anche la dimostrazione di un impegno concreto alla riduzione dello spreco delle risorse agro-alimentari. Un aiuto anche per l’ambiente con una minore produzione di rifiuti, il cui smaltimento rappresenta oggi uno dei principali problemi delle economie sviluppate”. Basta tornare indietro di qualche anno con la memoria, o andare a ripescare il quaderno delle ricette della nonna, per scoprire quanti siano i piatti ‘anti-spreco’: si va dalle polpette con gli avanzi dell’arrosto o della bistecca, alla frittata con la pasta del giorno prima, fino alla classica panzanella con il pane ormai raffermo. (Ansa, 3 ottobre)

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