Fotovoltaico flessibile

Dalla Gran Bretagna le celle solari organiche a basso costo che si srotolano e si appiccicano alla finestra.

organic_solar_cell
Lo sviluppo di una inedita tecnologia fotovoltaica, messa a punto dall'Università di Cambridge, potrebbe rendere più facile ed economica l'installazione dei pannelli solari. E, in più, permetterebbe ai proprietari di alloggi di usufruire di energia proveniente da fonti rinnovabili, direttamente dalle finestre.
E' questo l'obiettivo attuato dalla Eight19, un'azienda nata dall'impegno congiunto dell'Ateneo inglese e il Carbon Trust e finalizzata allo sviluppo del fotovoltaico organico. Rispetto alla tecnologia “tradizionale”, che si basa sull'impiego di pannelli in silicio, questo presenta la particolarità dell'utilizzo di materiali a base di lunghe catene di carbonio.
Con questa nuova tecnologia, molto simile a quella sviluppata dalla Global Solar Energy con il CIGS che vi abbiamo presentato nei giorni scorsi, il vantaggio consiste in una nuova vastità di impiego: celle flessibili, che possono essere installate nella struttura degli edifici. O possono essere utilizzate come complementi d'arredo, singolari accessori per i capi d'abbigliamento, caricabatterie per PC portatili o per telefoni cellulari.
Più nel dettaglio, i nuovi pannelli solari saranno realizzati sulla base di un materiale flessibile e trasparente, che potrà essere facilmente srotolato e permetterà un utilizzo più semplice e versatile per i pannelli stessi.
"Il lancio di Eight19 e il dispiegamento di celle solari organiche a basso costo potrebbe contribuire a rivoluzionare la produzione di energia solare mediante l'apertura di nuovi mercati - ha dichiarato fiero il Dr. Robert Trezona, responsabile della R & S al Carbon Trust "La riduzione dei costi attraverso lo sviluppo di tecnologie avanzate e design innovativo sono fondamentali per portare avanti la produzione di massa e rendere più accessibile l'energia solare".
Fotovoltaico_organico_flessibile
"Questo progetto rappresenta una grande opportunità di trasferire sul mercato le nuove tecnologie per l'università, sulla base di recenti progressi fondamentali nella scienza - ha commentato il Professor Sir Richard Friend, co-fondatore di Eight19 - Celle solari a base di semiconduttori organici lavorano in modo molto diverso da quelle realizzate con il silicio e sono più vicine e in linea al principio che avviene nella fotosintesi delle piante verdi".
Tra gli altri progetti in cantiere di Eight19, anche lo sviluppo di “plastiche fotovoltaiche” in spray: potranno essere efficaci, in quel caso, non solo per gli edifici, ma anche per una varietà ancora più ampia di oggetti, automobili comprese; e di vernici solari a base siliconica: un progetto, quest'ultimo, che quando sarà messo in pratica, potrà contribuire a una ulteriore evoluzione nel mercato del solare, con l'impiego delle plastiche solari al posto di grandi superfici di pannelli fotovoltaici.
Piergiorgio Pescarolo
Per maggiori informazioni: Carbon Trust

Commenti