Traffico rifiuti: operazione in Abruzzo, Marche, Campania, Lombardia, Puglia

ANCONA. Dalle prime ore di questa mattina è in corso una massiccia operazione condotta dal Comando Carabinieri di Ancona per la tutela dell'ambiente contro il traffico di rifiuti.


Due famiglie marchigiane attive nel redditizio settore del trattamento dei rifiuti e un ufficiale di polizia giudiziaria che fungeva da 'talpa', sviando i controlli di vigilanza ambientale e consultando le banche dati di polizia per agevolare i mercanti di scarti, dietro compensi in denaro.
Sono loro, secondo la tesi della procura di Napoli, i principali protagonisti del maxi traffico illegale di rifiuti scoperto dal Noe con l'operazione 'Ragnatela'.
Il gip ha disposto l'obbligo di dimora anche per Francesco Maio, 58 anni, di Lanciano, legale rappresentante della discarica 'Bleu' di Canosa di Puglia (Barletta-Andria-Trani), e Maurizio Campitelli, 49 anni, di Castel Frentano, gestore della 'Bleu'.
E se anche in regione va avanti una inchiesta sui rifiuti, questa è la seconda inchiesta sull'argomento che scaturisce dal lavoro di indagine di altre procure d'Italia.
I provvedimenti restrittivi, perquisizioni e sequestri stati emessi dall'autorità giudiziaria napoletana per i reati di associazione per delinquere, attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti, truffa aggravata, corruzione, falso, sottrazione di cose sottoposte a sequestro, violazione di sigilli, rivelazione ed utilizzazione di segreti d'ufficio ed accesso abusivo ad un sistema telematico.
Trenta sono le persone coinvolte, tra cui responsabili di impianti di trattamento di rifiuti, intermediari, proprietari di discariche, trasportatori e pubblici ufficiali.

100 TONNELLATE SMALTIMENTI ILLEGALI

E sarebbero oltre centomila tonnellate i rifiuti pericolosi, compresi scarti della raffineria di Gela, smaltiti illegalmente fra il 2005 e il 2009 in discariche italiane ed europee, con la copertura di un ufficiale di polizia giudiziaria in servizio presso la procura della Repubblica di Macerata, sospettato di intascare tangenti per insabbiare i controlli.
E' l'operazione 'Ragnatela',che ha sgominato l'organizzazione criminale con base nelle Marche, presso la Eco service srl di Corridonia (Macerata), un gruppo industriale attivo nella gestione integrata dei rifiuti, e diramazioni in Campania, Lombardia, Puglia, Abruzzo, Lazio e Sicilia.
Sotto sequestro la Eco Service e tutti i suoi impianti e mezzi di trasporto, insieme a 90 mila euro di tributi non versati alle Regioni Marche e Puglia per il pagamento dell'ecotassa.
Accompagnati da formulari, certificati e registri di carico e scarico falsificati, gli scarti, provenienti in genere dal centro-sud (anche dall'azienda multiservizi di Roma e da un sito dismesso di Colleferro) erano diretti nelle Marche, o in discariche della Puglia, dell'Abruzzo, della Lombardia e della Germania, per essere smaltiti dopo essere transitati nell'impianto di Corridonia per un trattamento specializzato fittizzio.
Scarti del petrolchimico siciliano, melme, terre e rocce da scavo, miscele di rifiuti pericolosi, fanghi industriali, filtri, ceneri pesanti, fanghi di perforazione, polveri di caldaia e altre sostanze tossico-nocive, contaminate da arsenico, cromo, rame, piombo, zinco e idrocarburi, avrebbero dovuto essere trattati come rifiuti speciali pericolosi.
Invece, venivano 'ripuliti' solo sulla carta, per risparmiare sui costi di gestione di macchinari.

11 ARRESTI

Undici le ordinanze di custodia cautelare per associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, truffa aggravata, corruzione e accesso abusivo a sistemi informatici notificate agli indagati.
In carcere sono finiti Pietro Palmieri, 62 anni, titolare della Eco service srl di Corridonia (Macerata), mentre il figlio Giordano, 35 anni, responsabile tecnico della società, ha ottenuto gli arresti domiciliari.
Custodia in carcere per i maceratesi Gianfranco Bernabei, 67 anni, e il nipote Adriano, 55 anni, responsabile commerciale e tecnico e coordinatore operativo della Eco Service, e per l'agente di Pg della procura di Macerata Marcello Cioppettini, 63 anni, di Macerata e il legale rappresentante e direttore della discarica 'Senesi' di Morrovalle Rodolfo Briganti, 51 anni, di Porto Sant'Elpidio (Fermo).
Agli arresti domiciliari invece Enrico Vita, 65 anni, di Macerata, direttore tecnico e preposto della discarica 'Senesi', Sergio Gozza, 57 anni, indermediario bresciano di rifiuti, e Paolo Marinelli, 38 anni, di Montecassiano (Macerata), consulente per le attività transfrontaliere dell'Eco Service.
16/07/10 12.05

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