Smascherati i senatori salva orchi


Il ddl sulle intercettazioni conteneva un emendamento, il numero 1.707, che se fosse passato in sordina avrebbe introdotto la perversa teoria della “violenza sessuale di lieve entità” nei confronti di minori.
Firmatari, come sappiamo, alcuni senatori di Pdl e Lega che proponevano l’abolizione dell’obbligo di arresto in flagranza nei casi di violenza sessuale nei confronti di minori, se – appunto – di “minore entità”. Senza specificare quali fossero i limiti di suddetta entità.
Dopo la denuncia del Partito Democratico, come al solito nel popolo delle laidità hanno fatto gli scemi per non andare alla guerra. “Non lo sapevo” “non avevo capito” “ci avete frainteso“.
Ma quel che conta è conoscere chi sono stati i senatori firmatari dell’emendamento “pro pedofili minorati in entità”. Eccoli:
Maurizio Gasparri (Pdl), Federico Bricolo (Lega Nord), Gaetano Quagliariello (Pdl), Roberto Centaro (Pdl), Filippo Berselli (Pdl), Sandro Mazzatorta (Lega Nord Padania) Sergio Divina (Lega Nord).
Bricolo è lo stesso che proponeva il carcere per chi rimuove un crocifisso da un edificio pubblico (evidentemente non per chi mette le mani addosso ai bimbi);
Berselli disse di “essere stato iniziato al sesso da una prostituta”.
Mazzatorta si batte contro “i matrimoni misti”.
Divina ha definito i trentini “cani ringhiosi che capiscono solo la logica del bastone“.
Per Gasparri ci vorrebbe un intero blog ad elencare le sconcezze uscite dalla sua bocca. A cominciare dall’aver definito il Csm una cloaca.
Consola che dal letamaio di leggi schifose almeno quell’emendamento pro-pedofili è stato ritirato. La guardia deve rimanere alta per la censura legalizzata che passerà alla Camera il 9 luglio. A proposito: ci sarò anch’io quel giorno al sit in di protesta a Roma.
QUI il gruppo su Facebook che chiede le dimissioni di quei senatori

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