Piemonte: Prima proposta di legge: riduzione degli stipendi!

Oggi abbiamo depositato la nostra prima proposta di legge, che riguarda le indennità spettanti ai membri del Consiglio e della Giunta Regionale. Come è noto, Il MoVimento 5 Stelle ha rinunciato ai rimborsi elettorali che ammontano, solo per il Piemonte, a circa 900.000 euro in 5 anni. Con la proposta depositata oggi abbiamo voluto proseguire nel nostro intento di ridurre i costi sempre più alti della politica, e cercare di ridurne la distanza dai cittadini. Certamente non pretendiamo che tutti i colleghi Consiglieri si accontentino dei 2.500 euro netti che io e Fabrizio Biolè abbiamo ritenuto sufficienti per il nostro servizio alle dipendenze dei cittadini, ma riteniamo comunque doveroso portare le indennità a livelli più accettabili, per quanto sempre ben al di sopra della media dei comuni cittadini.
La nostra proposta è, in sintesi, la seguente:
- riportare le indennità dei consiglieri alla cifra del 1972, cioè il 55% delle indennità dei parlamentari italiani (che sono già tra le più alte d'Europa) per un totale di 6.437 € lordi mensili
- ridurre le indennità di funzione a partire dal Presidente della Giunta che passa dal 120% al 75%, gli Assessori ed il Presidente del Consiglio al 65%, gli altri incarichi al 60%
- sopprimere i gettoni di presenza di circa 122 € a seduta, in quanto non esiste ad oggi professione che percepisce uno stipendio mensile ed un gettone di presenza
- ridurre i rimborsi spese sia quelli chilometrici (parametrandoli sul costo chilometrico di un auto di categoria più piccola e più ecologica, classe C a benzina/gpl) ed eliminando i rimborsi forfetari
- ridurre le indennità di missione, eliminando i gettoni di presenza, e mettendo un tetto ai rimborsi spese ad esempio per quanto riguarda i voli aerei da e per Bruxelles/Roma in un massimo di 5.000 € e in un 75% dei costi dei voli di bandiera
- riportare l'indennità di fine mandato da due a una volta l'ultimo stipendio mensile per 5 anni
- eliminare il vitalizio
Il risparmio totale per i 5 anni previsto è di € 33 milioni (37 in caso di non rielezione dei 66 consiglieri), senza considerare il taglio dei vitalizi degli ex-consiglieri, per cui è necessario un conteggio più complesso con l'Ente. Solo dalla riduzione delle indennità di carica e funzione dei consiglieri è possibile risparmiare oltre 3 milioni di euro l'anno e cioè 250 mila euro al mese; con la riduzione dell'indennità di fine mandato, per ogni consigliere non rieletto si risparmieranno 67 mila €, portando tale indennità dai quasi 100.000 a poco più di 30.000 €. Infine si taglieranno 1 milione 700 mila € di rimborsi forfettari ed altrettanto di indennità di presenza, indennità di missione escluse.

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