Cannes 63. “Draquila”: la Guzzanti ringrazia Bondi per la pubblicità gratuita


CANNES - "Draquila” di Sabina Guzzanti divampa sulla Croisette come caso più politico che cinematografico. La platea di cronisti e critici sottolinea, alla proiezione a loro dedicata, con applausi o risatine i passaggi del documentario. Stasera red carpet e proiezione ufficiale.

Quanto a Sabina, a margine dell'incontro, replica a quanto dichiarato dal presidente del Consiglio: "Dittatore io?


Basta accendere la tv per rendersi conto che la maggior parte delle trasmissioni, molte delle quali della tv pubblica, hanno come unico bersaglio il sottoscritto". "Che sta dicendo – ribatte lei - lo sanno tutti come funziona la tv in Italia. Non può dire certe cose proprio a me. Per affermare questo ci vogliono i fatti che vanno poi anche argomentati. Se lui vuole la Repubblica presidenziale è senz'altro un suo diritto, ma per averla non continui a inquinare il parlamento con i suoi fisioterapisti e sovvertendo i principi costituzionali, questa si chiama eversione e colpo di Stato".

Riferendosi al ministro Sandro Bondi l'attrice-regista ringrazia per la pubblicità involontaria. "Mi sono detta – spiega Sabina Guzzanti - se sono intelligenti fanno finta di niente. Invece ci hanno fatto pubblicità gratuita. Abbiamo pensato anche di mandare a Bondi una cassa di champagne. Una cosa davvero strana questo loro comportamento perché tutto gli si può dire, ma sono sicuramente competenti in quanto a comunicazione".

Quanto alle reazioni internazionali, il film è piaciuto soprattutto ai giornalisti europei. In particolare, come ci si aspettava, i francesi sono i più entusiasti

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