La rivolta sul web: "Via i vertici Democratici"


Da Martina Veltroni ai militanti, la richiesta è unanime: ci vuole ilricambio generazionale

Non sono "i ragazzi di Internet" a giudicare dalla loro foto sul profilo Facebook. Sono comuni cittadini, in molti con i capelli bianchi. Ecco il popolo di centrosinistra che si riversa su Facebook per commentare i risultati delle ultime elezioni. In Rete c’è di tutto. Circola vorticosamente un post di noisefromamerika.org  , il seguitissimo blog di economisti italiani trapiantati in America. "Quando il Pci affonderà, verranno a galla tutti gli str..." il poco diplomatico titolo. Ancora più duro il contenuto: "Com’è possibile che a gestire la ‘sinistra’ italiana siano ancora D’Alema, Veltroni, Bersani, Fassino, Bettini, Franceschini, Bindi, Follini e via andando, ossia, la Fgci degli anni ‘70, i giovani Dc (di sinistra) del tempo e qualche scheggia di provenienza Fgsi? Non hanno mai vinto nulla, non hanno mai fatto un'analisi politica corretta, non hanno mai azzeccato una previsione, non hanno mai conquistato nulla per il loro popolo o elettorato, insomma sono un fallimento sul piano pratico e uno zero assoluto su quello intellettuale e progettuale".

Martina Veltroni, figlia dell’ex segretario Pd, aveva scritto lunedì su Facebook "Vediamo se qualcuno si dimette". Una riflessione che fa proseliti, proprio sulla pagina ufficiale Facebook del Pd che raccoglie sfoghi e delusione. "Distanze dimezzate fra centrodestra e centrosinistra: l’analisi di Ceccanti" prova a segnalare con ottimismo la redazione della pagina democratica. Ma è subissata di critiche: "Mi dispiace – scrive Gianluca Pagliarini – che c’è ancora qualcuno che non riesca a dire: in alcune regioni abbiamo governato male, abbiamo rinunciato alle primarie, ci siamo totalmente distaccati dall'elettorato...e abbiamo preso una bella batosta". Perentoria la richiesta: "Ora i vecchi saggi facciano un passo indietro e lascino la guida del partito e del paese alle nuove generazioni, che sono meno ancorate a vecchi schemi. Comunque e sempre democratico". Parlano in prima persona, militanti e iscritti Pd sulla pagina del partito. E chiedono tutti la stessa cosa: ricambio, aria fresca, coraggio. Silvana Aime scrive: "Sono di Torino la sconfitta della Bresso è stata una delusione forte! Basta, bisogna rinnovarsi, nuove idee e tanta passione. Spero tanto in un politico nuovo, moderno, con personalità. Non possiamo continuare così!". Concorda Marisa Gobetti: "Sono davvero delusa: invece di star lì a dire che poteva andare peggio, bisogna fare qualcosa al più presto...ci vuole molto a capire??? Non abbiamo voce...non abbiamo modi...non abbiamo proposte concrete e non abbiamo carisma!". È un muro del pianto. Così Marco Germani: "Quanto dobbiamo aspettare ancora? Ridateci un’identità e la voglia di cambiare”. Anche la pagina Fb del segretario è tutta una elenco di lamentele. Bersani pubblica il video del suo intervento al Tg1 e l’utente Alfonso Amendola lancia la stoccata: "Segretario parli da democristiano che però è quasi assuefatto a prenderle. Quando ci accorgeremo che siamo lontani dalla società civile?".

Da il Fatto Quotidiano dell'1 aprile 2010

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