Diossine a scuola


Salute a rischio: lettera a una preside

A scuola non respiro più. Purtroppo il mio fisico non ha retto: la testa ha cominciato a vorticare.E’ un’insegnante che le scrive, docente di Lettere nell’istituto tecnico Olivetti di Orta Nova in provincia di Foggia. Lunedi 19 aprile, all’improvviso ho accusato un malore nel luogo nel quale spendo le mie energie umane e professionali in seguito alle forti esalazioni che ancora persistono dopo l’incendio doloso che ha colpito l’edificio la sera del 3 aprile scorso. Lei è tenuta per legge oltre che per semplice buon senso umano ad assicurare agli alunni, ai docenti e al personale tecnico un ambiente di studio e di lavoro oltremodo salubre. In loco invece la salute è pericolosamente a repentaglio. Lei sa perfettamente che in questa scuola attualmente non è possibile assolvere dignitosamente al proprio lavoro, eppure non ha ancora adottato una giusta risoluzione al caso. Noi insegnanti non diamo segnali di coraggio. Oggi all’Olivetti avanzano tutti rassegnati e a testa china, con la dignità consumata sotto la suola delle scarpe (sovente firmate). Lei non può giustificarsi sventolando un mero certificato dell’azienda sanitaria locale, proprio quando alcuni operai agitano le mascherine di protezione dai piani inferiori.

Rosaria Morea

Commenti